Le tre fasce d'acqua in sintesi
Il primo strato d'acqua superficiale o Epilimnio, è
la prima fascia d'acqua che va dai 24 °C ai 18°-14°.
L'acqua di questo strato è calda, ben ossigenata
e gradita ai pesci d'acqua tiepida e calda. In estate può
risultare troppo calda per le specie d'acqua più
fredda, come le ricciole e i tonni. Essi infatti salgono
verso la superficie solo per nutrirsi, ma vivono solitamente
negli strati inferiori più freddi.
La zona mista o termoclino, tra l'acqua superiore più
calda e quella inferiore più fredda, registra normalmente
rapide variazioni di temperatura man mano che aumenta la
profondità.
Siccome le acque fredde e profonde dei mari raramente entrano
in contatto con l'atmosfera durante l'estate, esse si impoveriscono
d'ossigeno e risultano quindi meno favorite da molte specie
di pesci. Le ricciole, i tonni e le palamite, ad esempio,
amano le acque fredde ma hanno bisogno di ossigeno, per
cui si trovano bene nel termoclino dove la temperatura,
il contenuto di ossigeno e la presenza di plankton e cibo
creano una zona ideale ove passarci l'estate.
Lo strato d'acqua fredda sottostante il termoclino, si chiama
Ipolimnio. La sua gamma di temperature è piuttosto
ristretta. Il contenuto di ossigeno potrebbe risultare così
basso da non consentire la sopravvivenza dei pesci, ma capita
raramente.
Pesca e termoclino
Durante l'estate, quando la maggior parte dei pescatori
è "in acqua", quelli che riscuotono i migliori
successi sono coloro i quali catturano i pesci pelagici
(ricciole in testa) e specie affini nel termoclino.
Esistono due sistemi:
1) Individuare il termoclino usando una attrezzatura
pescante per selezionare la profondità, ovverossia
una lunga filosa impiegata a bolentino per cercare di catturare
il pesce-foraggio. Stabilito a che profondità esso
sosta, è matematico che il termoclino si trova lì,
insieme ai predatori.
2) Individuare il termoclino mediante una apparecchiatura
sensibile alle variazioni di temperatura.
Si può trattare di una economica sonda elettrica
che indica istantaneamente la temperatura, oppure di una
bottiglia zavorrata contenente un piccolo termometro, preparata
in modo tale che il tappo si apra con uno strappo. Una volta
che il termoclino è stato individuato in profondità,
il pescatore opera a quella fascia.
L'amico Alessandro, nel forum "
Nibbio "
proseguiva così,
Comunque , sono anch'io dell'opinione che il termoclimo
possa avere influenza sul pescato.Ma il fatto che d'estate
abbia più fortuna il pescatore di pelagici , deriva
dal fatto che solo in quel periodo sono presenti.
A maggio accostano per depositare le uova , ma in sei anni
di Gorgona dove ne pescavo una media di circa 100 all'anno
a maggio ne ho catturata una soltanto e con un terminale
dello 0,40 e lenza a mano del 60 (trainavo a dentici).
Mi sono trovato sempre a maggio ad offrire quasi in superfice
delle aguglie vivissime a delle ricciole che continuavano
imperterrite il proprio viaggio.
E per quanto riguarda l'estate non è poi così
importante sapere a che profondità staziona la ricciola
quando è in caccia.
Ha occhi che sgorgono benissimo esche trainate anche dieci
metri sopra di lei(controllo con lo scandaglio).
" Net "
Aggiungo solo dicendo che nelle basse latitudini, a differenza
di quanto succede alle alte, l'irraggiamento del sole (da
noi nel periodo estivo) provoca appunto questo scalino termico
detto anche termoclino, ad una profondità variabile
fra i 15 e i 40 metri circa, al di sotto del quale la temperatura
dell'acqua scende in maniera brusca rispetto agli strati
sovrastanti. Strati superficiali di acqua discretamente
calda e meno densa, e strati di acqua più fredda
e più densa sottostanti il termoclino.
Acque più fredde sotto il termoclino, acque più
ricche di ossigeno (come dimostrerà l'articolo successivo
che prende in esame un caso particolare dell'Alto Adriatico)
quindi poco sotto questo scalino, dove il pesce in combattimento
va a cercare alimento per i suoi muscoli.
Attenzione quando il tonno si mette in verticale sotto
la barca e con grosse difficoltà si cerca di recuperare
la lenza ed il pesce, un motivo c'é.
Acque più dense sotto il termoclino sono da prendere
in considerazione anche per l'effetto che ha sulla pasturazione
in drifting (salvo correnti particolari) perché le
parti più fini e leggere, gli odori compresi, si
diffonderanno maggiormente sul primo strato più caldo
o nella zona di contatto. Non per niente la maggior parte
delle ferrate avvengono in corrispondenza di questo scalino
termico.
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Evoluzione
stagionale delle masse d'acqua lungo la ascia costiera tra
Senigallia e Porto Recanati
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