Evoluzione stagionale delle masse d'acqua lungo la fascia
costiera tra Senigallia e Porto Recanati
Nella zona tra Senigallia e Porto Recanati l'area del largo
nel periodo fine inverno - primavera, è caratterizzata
dalla presenza di una massa d'acqua quasi omogenea che occupa
l'intera colonna presentando un completo rimescolamento
lungo la verticale. Le caratteristiche termoaline di questa
massa si mantengono pressoché costanti durante tutto
il periodo con valori della salinità intorno a 38.0
psu, della temperatura di 11-12°C.
Si individua poi la presenza di acqua con salinità
relativamente bassa (28.0 < S < 37.5 psu) e con valori
di temperatura inferiori a 11°C, che caratterizzano
l'area costiera e superficiale la quale deriva dal rimescolamento
dell'acqua dolce dei fiumi con l'acqua superficiale adriatica.
Verso la fine del periodo si può notare un aumento
della temperatura e della salinità nelle acque costiere
e in quelle superficiali; ciò è indice di
una notevole riduzione nella diluizione e segnala l'inizio
del riscaldamento stagionale.
Nel periodo primavera-estate la massa d'acqua superficiale
va gradatamente riscaldandosi passando dai circa 15 °C
agli inizi di maggio, ai quasi 22°C degli inizi di giugno.
Su questo strato meno denso, perché sempre più
caldo man mano che si va avanti nella stagione vanno a diluirsi
le acque di apporto continentale che si muovono verso sud
con un regime impulsivo.
Agli inizi di maggio l'acqua diluita costiera è
ben individuata da una lingua meno salina, (Salinità
da 36.25 psu a 37.25 psu da nord verso sud). Questa è
certamente l'acqua diluita dei fiumi nord adriatici trasportata
dalla corrente verso SE. Mentre, sotto costa, a nord di
Senigallia si nota un nucleo con salinità inferiore
a 34 psu molto probabilmente dovuto all'apporto dei fiumi
locali. Nel tratto di mare fra Senigallia e Pesaro (30 km
circa verso nord) sfociano quattro fiumi: Misa, Cesano,
Metauro e Foglia. Questi sono fiumi a scarsa portata ma
che sommata fra di loro può avere una certa influenza
nella zona di mare più strettamente costiera. Si
tenga presente inoltre che sono fiumi a regime torrentizio,
e quindi a seguito di temporali zonali possono raggiungere
anche un centinaio di m3/s di portata.
Verso la fine di maggio, la temperatura dello strato
superficiale è aumentata di circa 4°C ed il termoclino,
che agli inzi del mese era intorno ai 10-15 metri di profondità
ora si è portato tra i 20 e 25 metri.
Nei primi giorni di giugno la temperatura dello strato superficiale
raggiunge i valori di 21-22°C su tutta l'area, mentre
il termoclino si è portato alla profondità
compresa fra 20 e 30 metri, leggermente più profondo
nell'area sud che in quella del nord.
L'acqua fredda di fondo (temperatura inferiore a 12°C)
è ancora presente su tutta l'area con due nuclei
a 40 e a 60 metri di profondità sulla sezione di
Senigallia, un nucleo ben definito alla profondità
di 60-70 metri sulla sezione di Ancona, mentre sulla sezione
di Porto Recanati si può individua la presenza di
un nucleo di acqua fredda ma molto più al largo,
oltre i 75 metri di profondità.
Nella situazione estiva lo strato superficiale è
isotermo contrariamente alla situazione di inizio autunno
che presenta un andamento crescente con la profondità
anche di un paio di gradi, dimostrando che c'è un
bilancio termico negativo con conseguente raffreddamento
alla superficie del mare, con la temperatura che diminuisce
da 25 °C, a circa 13°C in circa due mesi.
Fra la metà di settembre e il mese di ottobre,
la massa d'acqua si presenta con delle caratteristiche idrologiche
tipiche del periodo estivo quindi analoghe a quelle del
periodo agosto - settembre mentre nel periodo fine ottobre,
mese di novembre, si hanno delle classiche caratteristiche
di situazione autunnale, con evidente raffreddamento degli
strati superficiali e presenza di condizioni di inversione
termica.
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CONTINUA ) »»
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