Sono state rilasciate circa 600 autorizzazioni tra pescatori
sportivi e subacquei che amano il mare e fare foto.
Tra breve verrà instaurato ad Ostia in località
Borghetto dei pescatori, un distaccamento dell'Ente gestore Parco,
con al suo interno la creazione di un museo del mare.
Oltre ai Dentici, Ricciole, Prai, e chi più ne ha più
ne metta, i bordi delle secche rivolti verso l'esterno, sono uno
dei migliori hot spot per i tonni.
Il parco è sorto proprio per salvaguardare questo grande
patrimonio, credo senza esagerare, che Paterno sia uno dei pochi
posti in Mediterraneo dove si possano insidiare sportivamente
tutte le qualità di pesce.
A pochi minuti di "vela" da Ostia Lido e località
balneari poste più a sud, si trova un vero paradiso per
sub e amanti della pesca sportiva, le Secche di Tor Paterno, per
l'appunto. Le secche, delimitate da 4 boe ben in vista in superficie,
sono degli affioramenti rocciosi che si elevano da un fondale
limitrofo di natura sabbiosa, un'oasi nel deserto. Distano circa
7 miglia per 167° dal Borghetto dei Pescatori, e sole 4,5
miglia dalla terra ferma più vicina.
Il fondale va da circa meno 60 metri fino a - 18 dalla superficie
dell'acqua e nulla della montagna sottomarina emerge sulla superficie.
Questa "città" sottomarina è popolata
da molte specie animali e vegetali: si può trovare la Posidonia
oceanica e colonie di Celenterati come la bellissima Gorgonia
rossa e gli Alcionari, rarissimi altrove. Sono inoltre frequenti,
in gran numero, pesci sia da fondale come la Murena, il Gronco,
le Triglie e la Rana pescatrice e sia di acque libere, come la
Spigola, il Cefalo, l'Occhiata, il Sarago.
Aspetti naturalistici
Poco più a Nord, sfocia in mare il Fiume Tevere che i
propri materiali limosi trasportati e depositati in mare riveste
un importante ruolo per lo sviluppo della vegetazione marina alla
base dell'alta "produttività ecologica" della
zona. Infatti sulle secche si sviluppa una sorprendente quantità
di vita vegetale e conseguentemente animale.
La sommità del banco roccioso, fino a circa 30 metri di
profondità è popolata dalla Posidonia oceanica,
la più grande fanerogama marina del Mediterraneo, divenuta
ormai piuttosto rara nei mari della costiera romana a causa dell'inquinamento
e dei danni inferti dagli ancoraggi delle imbarcazioni.
Più in profondità si trovano interessanti colonie
di celenterati, stretti parenti del corallo, come la bellissima
Gorgonia rossa e gli Alcionari, rarissimi altrove. Sono inoltre
frequenti, in gran numero, le specie di pesci sia di fondale,
come la murena, il gronco, le triglie e la rana pescatrice, che
di acque libere, come la spigola, il cefalo, l'occhiata, il sarago.
Nell'Area delle Secche si trovano frequentemente a partire dai
25 metri di profondità le Gorgonie, parenti stretti
del più famoso corallo rosso, e possono raggiungere l'altezza
di mezzo metro.
La Posidonia oceanica, diversamente dalle alghe, è
una pianta superiore, con radici proprie, tronco, foglie e frutti,
formando in condizioni ottimali, fitte praterie di notevole importanza
ecologica per l'elevato numero di specie che può ospitare.
Qui la ritroviamo dalla sommità delle Secche fino ad una
profondità di oltre 25 metri.
Non mancano le aragoste, specie a rischio indovinate perchè,
che vive generalmente in tane rocciose ed in alcune stagioni compie
vere e proprie migrazioni spostandosi in gruppi numerosi che marciano
in fila indiana.
Comune in tutti i fondali rocciosi italiani, lo scorfano
rosso non manca certamente nelle Secche di Tor Paterno, dove gli
individui raggiungono dimensioni anche di 50 cm. Lo scorfano è
tra i pesci più mimetici del Mediterraneo, possiede aculei
velenosi, utilizzati per difendersi e dai quali é bene
stare lontani.
Una delle specie più rare presenti sulle Secche di Tor
Paterno é la Gerardia savaglia, un esacorallo, parente
delle attinie, noto come "corallo nero" é privo
di valore commerciale, in colonie, di un tenue colore giallo,
si fissano spesso sugli scheletri di altre gorgonie.
Inutile ricordare ricciole anche di ottime dimensioni, dentici,
orate, saraghi, tutte specie note ai sub come a chi pratica la
pesca sportiva.
L'Area Marina Protetta delle Secche di Tor Paterno, istituita
con decreto del 29/11/2000, é gestita da Romanatura,
Ente Regionale per la Gestione del Sistema delle Aree Naturali
Protette del Comune di Roma, un Ente di diritto pubblico dotato
di autonomia amministrativa, finanziaria e patrimoniale.
La pesca sportiva nell'area è consentita in osservanza
delle nuove norme in vigore dal 20 gennaio 2003. Per svolgerla
è necessario ottenere la relativa autorizzazione.
Decreto Ministeriale 26 luglio 1995 G.U. 31 agosto 1995 Disciplina
del rilascio delle licenze di pesca
Chi vuole, può scaricarsi dal sito il file in formato
PDF
Decreto
istitutivo Area Marina Protetta denominata "Secche di Tor
Paterno".
Disciplinare
inerente le attività di pesca sportiva (2003).
Disciplinare
inerente le attività subacquee (2003).
I File sono in formato PDF (Acrobat Reader), per stamparlo è
necessario il software gratuito scaricabile da internet; clicca
sull'immagine sottostante per scaricare Acrobat
|