Ossigeno disciolto e nutrienti
nelle acque dell'Adriatico Settentrionale
Parametri trofici
In Adriatico settentrionale la distribuzione dei nutrienti
disciolti é influenzata dalle caratteristiche idrodinamiche
del bacino che determinano marcate differenze stagionali.
Durante l'inverno, periodo di rimescolamento, le concentrazioni
dei nutrienti possono essere, nella fascia costiera occidentale
separata dal sistema frontale, notevolmente più alte
che in mare aperto (Franco e Michelato, 1992).
Durante la stratificazione estiva, l'incremento
dei nutrienti, soprattutto dei composti azotati nello strato
superficiale, dovuto all'apporto dei fiumi, viene rapidamente
consumato dal fitoplancton e, successivamente, la materia
organica particellata sedimenta negli strati più
profondi, comportando sia un forte consumo di ossigeno disciolto
(ipossia e, talvolta anossia nelle zone prossime al fondo)
sia un incremento di nutrienti dovuto alla rimineralizzazione.
Il ciclo annuale di alcuni dei principali processi e parametri
trofici è sintetizzato in maniera significativa dall'andamento
spazio-temporale della distribuzione di ossigeno, nitrati
e fosfati lungo un transetto che va dal delta del Po alle
coste dell'Istria, riportato nelle figure seguenti (Cescon
e Scarazzato, 1979).
In particolare le figure sottolineano i seguenti aspetti:
l'omogeneità verticale della distribuzione dei tre
parametri durante la transizione autunno-inverno (T1). I
soli gradienti che si verificano sono quelli orizzontali,
dovuti alla riduzione verso est dell'apporto di acque padane;
la leggera sottosaturazione dell'ossigeno a tutte le profondità,
dovuta al prevalere dei processi di respirazione fitoplanctonica
su quelli fotosintetici;
la tipica situazione di prima fioritura (early bloom) durante
la transizione autunno-inverno (T2). Le condizioni di sovrassaturazione
dell'ossigeno di origine fotosintetica (generalmente dovuta
a diatomee) sono circoscritte al solo strato superficiale,
per la scarsa penetrazione dell'energia luminosa, ed alla
fascia costiera. Nello strato profondo inizia a formarsi
una zona di rigenerazione;
durante la transizione primavera estate (T3), la zona di
sovrassaturazione dell'ossigeno si sposta, nelle zone offshore
verso gli strati più profondi, ove le condizioni
di luminosità sono più favorevoli. Spesso
in questo periodo le fioriture sono sostenute da dinoflaggelate
(cfr. ad es. Chiaudani et al. 1983). La zona di rigenerazione
è nettamente evidente a causa della segregazione
degli strati profondi.
Una mancanza di fosforo è tipica del nord Adriatico;
il fitoplancton dell'Adriatico settentrionale cresce bene
anche con rapporti N/P (azoto/fosforo) più alti di
quelli ottimali. La materia organica che viene prodotta
è, pertanto, poco ricca di fosforo e richiede più
ossigeno durante la decomposizione per rigenerare una molecola
di ortofosfato. Le considerazioni basate sul rapporto N/P
e le prove di biostimolazione algale effettuate, fanno supporre
che il fosforo costituisca il fattore nutritivo limitante
lo sviluppo algale durante la maggior parte dell'anno ad
eccezione dei mesi estivi, quando tale funzione può
essere svolta dall'azoto, che presenta un decadimento più
marcato (Fig. 2, Cescon e Scarazzato, 1979).
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