Da TONNAROLI a Trainisti
Difficile il passaggio anche perché, se pur attrezzati
al minimo per la ricciola, ai primi segni di catture dei
tonni da parte di equipaggi amici, non c'é storia,
SI ESCE A TONNI, il Tir dei mari, soprattutto dopo un periodo
d'astinenza per mancanza di catture come é stato
l'anno 2002.
E' così non siamo attrezzati con motore ausiliario,
affondatore e quant'altro e la tecnica che meglio conosciamo
l'adattiamo alla ricciola e alla zona in cui si trovano.
L'unica cosa che ci dispiace, ma a cui non si può
far a meno, é eliminare la doppiatura di lenza prima
del terminale, classico invece per la pesca del tonno.
Il palloncino poi, questo "sconosciuto" per la
ricciola e che fa arricciare il naso ai tanti.
E' sicuro, quello che mettiamo in pratica non é
la tecnica solita che si adotta per la traina alla ricciola
ma, nel mar adriatico la situazione é differente.
Le piattaforme metanifere, sono da anni ormai punto di
ritrovo per tanti pescatori di bolentino, big game e traina
alle palamite e, visto che c'é anche la ricciola,
anche per la traina con il vivo.
Ma questi castelli d'acciao, o ferro che sia, rappresentano
un punto ben limitato in cui insidiare la regina dei fondali,
cosa che impegna non poco lo skipper che in continuazione
deve correggere, virare, rallentare ecc...
Il palloncino é quindi un'aiuto per sapere sempre
dove si trova l'esca, per potersi fermare ogni tanto e dar
lenza affinché l'esca rimanga per più tempo
nella zona migliore. Le ricciole escono dalle impalcature
sottomarine delle Torri, ma per gran parte del loro tempo
vi rimangono in mezzo, anche solo per sonnecchiare o per
sferrare un attacco.
Negli anni passati a qualche pescatore era già successo
di allamare una ricciola sopra i venti chili, e indovinate
con che esca?? La sarda innescata intera per la pesca delle
palamite.
Neanche la vasca per il vivo é per il verso giusto;
é spesso infatti il contenitore che abitudinalmente
s'impiega per mettervi le casse di sarda da usare in drifting
al tonno.
I piombi pure, ne abbiamo tanti e perchè prenderne
degli altri?
Dall'ultima esperienza, non ripetuta, abbiamo visto che
la ricciola mangia anche con un terminale di 3 metri e il
piombo di 300 gr. posto poco più distante.
Se la ricciola ha fame, non c'é verso . . .
Il fatto di alternare brevi momenti in movimento con altri
in completo scarroccio permette all'esca di viaggiare su
differenti fasce d'acqua, più in superficie prima
e più a fondo in scarroccio. Ma l'allamata le abbiamo
avute sempre con barca ferma.
Che dall'esperienza delle ricciole in adriatico anche qualcuno
che la pratica in altri mari, abbia qualcosa da apprendere?
Forse si.
Ma l'adriatico ha poi caratteristiche tutte sue, sia come
fondali che limpidezza delle acque che spesso celano qualche
difetto nell'attrezzature e nel modo di presentare l'esca.
Un saluto Net
Alcune foto della ricciola di 31 Kg. presa il 4 ottobre
La mia foto con la ricciola
Pochi istanti prima della raffiata
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