Attrezzature
Anche qui è stato detto di tutto ed ognuno di noi
dovrebbe aver fatto già la propria scelta quanto
a canne, mulinelli e filo da imbobinare.
Non datemi dell'antico e non stupitevi per la mia prossima
affermazione, ma io continuo sempre a pescare con la mitica
lenza a mano avvolta sul suo bel sugherone.
Ciò non succede quando pesco a mezz'acqua, ma per
la pesca di fondo ai pagelli, dove è essenziale sentire
la "succhiata" non ho ancora trovato un vettino
più sensibile del mio dito.
E quale migliore frizione nel salpaggio di un bel pesce
dei polpastrelli?
Cosa volete farci, ognuno ha i suoi gusti.
Pescare con la lenza a mano mi consente, poi, di avere
una canna in pesca a lenza morta. In questo caso o monto
un finale a due ami con braccioli lunghetti (sui 50 cm.),
sempre senza amo pescatore, oppure un finale ad amo unico
con bracciolo di almeno un metro e piombo a pera scorrevole
innescato con striscia di calamaro o coda di sarda; quest'ultimo
più di una volta mi ha risolto la giornata con qualche
bella sorpresa.
Un guadino ovale grande con rete spessa e larga non deve
mancare nel gavone della barca.
Prendetelo di qualità per evitare quello che è
successo a me nel guadinare un pagello lavorato dal mio
amico Mario che è risultato poi essere del peso di
kg. 1,3: all'atto dell'incoppata mi si rompe il guadino
all'attacco del manico e per poco non cado in mare a far
compagnia al pagello.
(Altre
prede)
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