I Finali.
Su questo argomento si è scritto tantissimo ma forse
è utile ripetersi, anche perché, sulla base
di quanto letto e di quanto si dirà, si potrà
dare spazio alla fantasia e alle proprie esigenze specifiche
approntando le modifiche che più ci aggradano.
Di base, credo sia fondamentale utilizzare dei braccioli
a girare, anche per evitare quei sicuri ingarbugliamenti
causati dal salpaggio delle castagnole rosse (Anthia Anthias)
onnipresenti sui fondali rocciosi da 30 metri in giù.
Lo schema che utilizzo è il seguente: madre del
terminale dello 0,40; asola da attaccare alla madre lenza,
poi 40 cm. per il primo bracciolo che sarà costituito
da fluorocarbon dello 0,28, lungo dai 30 ai 40 cm. max compresa
la treccina che sarà fissata ad una girella piccola:
la girella stessa sarà infilata nel madre del terminale
e bloccata da due perline fluorescenti che sono molto utili
soprattutto quando si pesca in condizioni di semioscurità;
poi ancora 60 cm. di madre libero, altro bracciolo e così
via per tre ami.
Personalmente, pescando su fondali molto duri e corallini
preferisco non utilizzare l'amo pescatore, anche perché
ho notato che i pagelli mangiano sempre all'amo di mezzo
o al superiore.
Naturalmente se ci si trova a scarrocciare su fondali
di fango, l'utilizzo di quest'amo può tornare utile.
Occhio a mettere uno spezzone di pochi cm. di filo con diametro
minore del madre sotto l'ultimo amo prima dell'attacco con
il piombo: più di una volta vi salverà il
terminale in caso di incaglio del piombo stesso. Quindi,
ripetendo, madre dello 0,40 e braccioli in fluo da 0,28.
Gli ami andranno dal 7 al 4 in caso di presenza di prede
importanti e saranno del tipo ad artiglio d'aquila storti
e a gambo corto con paletta, con questi è più
facile nascondere l'amo nell'esca rispetto a quelli con
occhiello.
I piombi saranno da 50 gr. sino a 200 gr. a seconda della
corrente, tenendo conto che più leggero è
il piombo, più l'attrezzo risulterà pescante
e saranno provvisti di girella con moschettone che ne consentiranno
il facile ricambio.
Scegliete quelli a spigolo piuttosto che rotondi o a pera
per evitare che rotolino per tutta la barca e non lesinate
nel numero perché servono sempre: io ne porto almeno
tre per ogni peso.
(Le
esche)
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