Club

Team

Charter

Indice BigGame.it
Indice CattureIndice Catture Anno 2004



Spazio alle vostre
catture, ma anche le foto e i racconti delle vostre uscite a pesca.


Il sito delle barche e degli equipaggi di pesca d'altura italiani..




I club o circoli nautici ospiti di biggame.it, info sulle loro attività.


I charter italiani per la pesca d'altura al tonno, squali, alalunghe, nei nostri mari.

Traina costiera alla leccia - foce del Tevere

 

UNA CATTURA IMPROBABILE

"Tre giorni di riposo tutti da dedicare alla pesca. I primi due dedicati a battute al tonno in compagnia della famosa armata brancaleone che questa volta non si è distinta per le molteplici avarie meccaniche del passato ma per l'ennesime clamorose imbiancate della stagione.
Mi rimane un giorno, le estenuanti giornate di pesca trascorse non mi fanno sentire la sveglia ed esco di casa verso le otto.
Si è alzato già un po' di libeccio niente di buono: farò dell'esca viva e poi la trainerò in prossimità del biondo Tevere. Esco dal porto canale di Ostia e dopo un miglio preparo le traine per procurarmi sugarelli, lanzardi od altro da mettere nella vasca del vivo. Per questo tipo di pesca uso posizionare sui portacanne esterni due canne che utilizzavo anni fa nel carpfishing di 3 metri e 30 che fungono quasi da divergenti distanziando tra loro le lenze e mi permettono facilmente di calare altre lenze a centro barca. Come esche monto minnows di 7 e 9 cm di vari colori.
Il mare è increspato, non si vedono gabbiani su mangianze ma anche in queste condizioni nei giorni scorsi qualche pescetto si è preso. Sono in assetto da pochi minuti quando una delle canne lunghe laterali si piega segnalando che qualcosa ha abboccato. Un po' di timone dalla parte opposta e mi appresto a recuperare. Appena ho la canna in mano mi rendo conto che non è il solito maccarello ma forse una più energica palamita che porta via un po' di filo del mio 0,30 dallo shimano bait runner. Passano pochi istanti e la fuga si fa più veloce e incontrastabile. Riduco la velocità ed accosto verso il pesce per rimontare, ormai ho fuori più di cento metri di lenza.

Conosco bene la mia attrezzatura per averci pescato carpe ragguardevoli e so a che limiti spingerla.
Stringo la frizione posteriore del mulinello e riavvolgo qualche decina di metri. Con delle acrobazie riesco a togliere le altre canne in pesca e il pesce ha riguadagnato terreno.

Ora però ho il pozzetto e lo specchio di mare dietro di me sgombro e posso manovrare anche di motore. Il vento continua a rinforzare ed il mare comincia ad ingrossarsi quando vedo scodare tra gli spruzzi a galla qualcosa a cinquanta metri dalla barca. Penso di avere gioco facile quando improvvisamente il mio avversario decide di arroccarsi sul fondo di circa trenta metri. La specimen carp è alla sua massima flessione e l'azione di pompaggio è nulla.

Metto in folle il motore per consentire allo scarroccio sempre più forte della barca di smuovere il pesce dallo stallo in cui mi aveva messo. Funziona ma il combattimento dura ancora per tempo che sembra non voler finire mai fino a quando scorgo a pochi metri la sagoma inconfondibilmente chiara di una bella leccia. Non ha più forze, un colpo di raffio e nel pagliolo non si dibatte. Anche io sono stremato dalla leva sfavorevole di una canna così lunga ma che sono convinto è stata un arma a mio favore per concludere positivamente la cattura.

Ha ammortizzato con tre metri di nervoso carbonio l'azione di difesa del pesce e insieme ad una taratura della frizione per il monofilo del 30 ha impedito che le deboli ancorine del piccolo minnow cedessero. Ho guardato allora il punto sul GPS e verificata la traccia zigzagante fatta di virate e accostate lunga più di un miglio. Per esigenze di copione nella foto ho accostato la più fotogenica canna da spinning e non quella utilizzata.


"Trolling"

 

12 Settembre - 2004 (Powered by Net Tuna)

 

Una cattura improbabile - Foto successiva