Ricciole Favignana 2004
Trolling - Angelo
Mia moglie, quando ci spostiamo per andare da qualche parte sia
in Italia che all'estero, dice sempre che io la porto in posti
dove piove sempre. E così è stato anche a settembre
quando sono sceso nuovamente in Sicilia. Il resoconto delle mie
vacanze settembrine a San Vito Lo Capo sembra essere la copia
di quello dello scorso anno e ricalca fedelmente anche il breve
soggiorno di giugno.
Appena arrivato quattro giorni di forte scirocco mi impediscono
di varare la barca a Trapani e iniziare a battere le mie zone
di pesca alle Egadi.
Fortunatamente in tanti anni di frequenza ho legato numerose amicizie
e così Vito che ha la barca ormeggiata al circolo nautico
la traina nel porto del Capo omonimo mi ospita tre giorni in pesca
nelle acque calme a ridosso di Cala Mancina e della secca di levante.
Ci divertiamo parecchio con 7 ricciole e 11 serra ma non è
quello a cui miriamo perché si tratta di pesci di piccola
taglia.
Dopo questo "aperitivo" è ora del piatto forte:
nello stretto di Sicilia il mare è calmo e si fa rotta
per le Egadi. Attrezzatura nuova da collaudare Alutecnos 30/50
e Avet EX4/02W: troppo pesante a pareri degli amici del forum,
inadeguata per gli amici siciliani abituati a maneggiare con disinvoltura
senza pancierina 9/0 e oltre.
PERFETTA!!!!! per le mie capacità.
L' Avet ha un cicalino poco udibile come il brontolio del diesel
e il vociare concitato della ciurma ma è riuscito lo stesso
a farsi sentire tutte le volte che ha cantato. Abbinato ad una
stand up shimano hiperloop 15/30 non affatica il pescatore durante
i recuperi (ve lo confermerà poi MINNOW) e docilmente ha
portato al raffio pesci fino a 12 kg.
Degli Alutecnos che dire se non che sono fantastici. Cinque volte
hanno consentito con la loro potenza e velocità felici
doppiette e hanno avuto in breve successo con il pesce record
della stagione.
Ah dimenticavo di riportare i numeri di questa mia cronaca prima
che Enzo aggiunga le sue considerazioni sui pochi giorni passati
con me alla scoperta della pesca a traina con il vivo:
4 uscite = tante ricciole di cui solo 4 inferiori a 8 kg.
Minnow
Innanzitutto ringrazio pubblicamente Angelo per la sua amicizia
e per l'ospitalità che mi ha riservato, insieme a sua moglie
Manuela.
Prima di partire dicevo: "vorrei provare l'emozione di avere
una bella ricciola in canna ..." .
Beh, le emozioni ci sono state, tante, bellissime: non dimenticherò
mai questa mia prima avventura di traina col vivo.
La ricciola è un pesce veramente esaltante, potente, forse
è secondo solo al tonno: mi ha colpito l'impetuosità
della sua ricerca del fondo, mai nessuna fuga laterale, sempre
in verticale, di peso e di forza, un pesce veramente unico.
Sul mulinello Avet ho poche parole: leggero, intuitivo, robusto,
con un freno superiore alle aspettative. Degni di nota: il superare
lo strike agendo semplicemente sulla leva e il disinserimento
automatico del cicalino in fase di recupero.
Anche la scelta tra le due velocità si risolve con un click
rapidissimo. Bello. Sì, è anche bello!
Tornando al mare, scherzosamente immaginavo le Egadi come i nostri
"Giardini della Regina", dove le isole diventano i giardini
e la ricciola ... la loro Regina!
Nelle uscite in barca abbiamo avuto la compagnia del grande Vito,
amico siciliano di Angelo: un pescatore d'eccezione, tecnico e
semplice come solo l'esperienza può insegnare.
E non posso levarmi dalla mente i suoi recuperi con una 30/50
lb senza cintura, dove la crociera d'alluminio affondava nella
sua carne ...
E la sua simpatia: un sorriso perenne, una battuta continua. Tra
una ricciola e l'altra ...
Una vacanzella indimenticabile, in luoghi che conoscevo solo "da
terra", in una Sicilia che anche questa volta mi lascia nel
cuore un ricordo caldo, di amicizia, di mare, di pesca.
Grazie Angelo!
E un grazie a un amico ... nell'ombra, Luigi "Net":
grazie a lui continuiamo a incontrarci e a passare giornate da
sogno.
Perché senza biggame.it, tante cose non sarebbero mai accadute.
Minnow
|