Drifting al tonno
Roma sabato 18 settembre,
Erasmo (il comandante) Pietro e Gianfranco
(i mozzi), si decide di uscire a pesca per l'ennesima battuta
a tonni sperando nel botto.
Visto le precedenti tre battute si promette, comunque, alle nostre
mogli che non si farà tardi e che quindi saremmo pronti
per la "Notte Bianca" .
Ore 06.30 a.m. appuntamento alla barca, un bellissimo
Luhrs 300 Tournament , di nome Ulisse III.
Caricate le casse di sarde e tutta l'attrezzatura si esce.
Già come siamo usciti da Tevere, abbiamo capito che forse
non si poteva fare drifting per il troppo scarroccio per cui si
optava per la traina.
Verso mezzogiorno il mare diventa liscio come l'olio per cui ci
si ferma e una volta ancorati si comincia la pasturazione. Durante
la pasturazione, tra un panino e l'altro, si ripensa allo spada
che non siamo riusciti a prendere durante la traina della mattina.
Ore 14.00 parte la canna più lontana dalla barca
e più in profondità, ma subito si ferma, recuperiamo
la lenza e vediamo che delle sarde innescate ci sono rimasti brandelli
ma del pesce nemmeno l'ombra, riprepariamo di nuovo il bocconcino
e facciamo uscire la canna fino a riportarla alla stessa distanza
e alla stessa profondità.
Ore 15.30, quando oramai stava prendendo piede lo scoramento
ecco improvvisamente partire di nuovo la canna di prima.
BINGO !!! Questa volta il pesce c'è e tira forte.
Dopo la prima ora capiamo che il pesce non era piccolo e dato
che avevamo un attrezzatura non proprio pesante ci mettiamo diverse
ore e diversi turni alla canna per portarlo in barca, ma la soddisfazione
alla fine é grande e confermata anche successivamente dal
peso del tonno.
Unica nota stonata della giornata le mogli.
Erasmo, Pietro e Giancarlo
|