Traina costiera ai dentici
Venerdì 6 febbraio 2004. Incoraggiati dai buoni risultati
con seguiti nelle settimane precedenti con la cattura di qualche
bel dentice, organizzo con il "mitico" Sandro (Pargasun
nel forum) una bella due giorni di pesca nella splendida isola
di Ischia col mio 3b Craft 25..
Decidiamo di partire, accompagnati anche da Matteo e da Massimo,
sabato verso le 15 per essere pronti ad insidiare i calamari
al tramonto nel nostro "posto mitico". Armati fino ai
denti, dopo aver acquistato anche tre belle seppie vive da usare
in caso di emergenza, molliamo gli ormeggi per una veloce planata
ma, a dispetto di quanto riportato dai vari bollettini meteo consultati,
il mare è mosso con vento teso da SW.
Dopo 50 minuti di giostra tra le onde giungiamo a destinazione.
La barca rolla ed io ai comandi cerco di farla rimanere ferma
sul posto mentre Sandro, con la solita abilità, ha già
preparato due terminali per i nostri adorati cefalopodi. Il primo
a calare, siamo infatti quasi al tramonto, è Matteo
che, nonostante sia la prima volta che pesca i calamari, ne tira
a bordo subito 6 di generose dimensioni, mentre Sandro ed io rimaniamo
"al palo". La solita fortuna del neofita, pensiamo.
La notte è ormai scesa ed il vento continua a soffiare
sempre più forte. Decido di entrare nel vicino porto per
passare la notte tranquillamente ed uscire prima dell'alba, tanto
i calamari erano al sicuro nella vasca del vivo. L'inossidabile
Sandro, ovviamente, non condivide la mia scelta perché
voleva rimanere fuori : "l'esca potrebbe non bastare mai".
Dopo una gustosa cenetta ed una passeggiata in centro per un dessert,
andiamo a dormire verso le 22e30 ed alle 4.30 siamo già
(quasi) tutti svegli e pronti per uscire.
Il vento è quasi scomparso, però piove leggermente
ed il cielo non promette niente di buono.
Rapidamente ritorniamo sul nostro "posto mitico"
e catturiamo altri 8 calamari che vanno a fare compagnia agli
altri nella vasca. Alle prime luci dell'alba inneschiamo il primo
cefalopode ed iniziamo a trainare. Con Sandro alla canna ed io
ai comandi effettuiamo una serie di passaggi nelle zone che ci
avevano già regalato belle catture, mentre il vento riprende
a spirare poderoso (15kn) ed il mare si gonfia nuovamente.
Dopo circa 45 minuti Sandro dichiara un incaglio (che
burlone!) ed io mi appresto a manovrare la barca per recuperare
il tutto. In realtà, lui sapeva benissimo che non si trattava
di incaglio, ma di dentice (rivelatosi poi poco meno di 4kg) il
quale aggalla a poppavia infondendoci fiducia e regalandoci nuove
energie per proseguire nella nostra azione.
Siamo su una scaduta che da meno 75 arriva a meno 55. Immediatamente
inneschiamo un altro calamaro che viene aggredito dopo poco tempo.
Stavolta però, a causa del mare che non ci consente di
manovrare bene con la barca al minimo (entrambe i trolling valve
erano inseriti!), il pesce riesce a portarsi sulle rocce e taglia
il multifibre subito sopra il piombo guardiano.
Pazienza!
( Continua
)
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