MA CHE fine han fatto le ricciole ?
Autore: Giuseppe
Visto il tema scottante, mi sembra giusto riportare la mia
esperienza. Oramai da 5 anni ad agosto sono in vacanza sulla
costiera cilentana. Con un amico pratichiamo la traina costiera
(le ridotte dimensioni della barchetta consigliano di non
avventurarsi oltre il miglio) per prendere qualche pesce
e devo dire che mai come quest' anno c'erano (sottolineo
c'erano) tante ricciolette sino ai 500gr). Anche facendo
snorkeling le ho incontrate spesso: la curiosità
le spinge ad avvicinarsi.
Sino a ferragosto ne abbiamo prese 3-4 ad uscita, rilasciandole,
insieme a tonni e lampughe intorno al KG (non c'è
documentazione fotografica perché la taglia dei pesci
non la richiedeva). La cosa ben più importante che
mi premeva riferire è che da metà agosto sino
a fine mese le ricciole sono sparite. Parlando con altri
pescatori trainisti è venuto fuori che anche loro
prendevano 4-5 ricciole al giorno. Per tutti sono pressochè
sparite nello stesso periodo! Approfondendo la questione,
anche per cercare di capire (è una parola!) cosa
e come viene influenzato il comportamento dei pesci, è
venuto fuori che la pricipale causa non è stata,
purtroppo, la loro migrazione bensì le catture ad
opera dei professionisti che, non hanno perso tempo a predispore
le loro reti. Pescatori venuti in zona da Camerota, Palinuro,
Pisciotta, Ascea.... Si vantavano di aver preso 30-40 KG
di ricciole al giorno a testa! Migliaia di pesci presi ogni
giorno! Hanno praticamente distrutto la nidiata di quest'anno.
Se a questo aggiungiamo quanto leggo sul sito, cioè
che anche i riporduttori subiscono analoga sorte il problema
è ancora più grave. Mi è venuta voglia
di scrivere sperando che possa servire a qualcosa.
Durante il mese mi è capitato anche di parlare con
una persona, poi diventato amico, che qualche decennio fa
passava giornate intere in mare. Prendeva la sua ricciola
tra i 15 ed i 50 kg col vivo e rientrava. I pesci erano
in mare, non c'era l'urgenza e l'esigenza di prenderne di
più. Mi raccontava che allora c'erano le RICCIOLE.
Poi sono arrivati i pescherecci con i sonar, i radar, le
reti a circuizione ed in un paio d'anni hanno svuotato il
mare. Adesso anche lui, come noi, è passato alla
traina sottocosta. C'era tristezza nei suoi occhi mentre
raccontava la sua storia ma come lui stesso dice: 'dopo
qualche mese e centinaia di ore che traini e non hai una
toccata ti viene voglia di abbandonare. Passi qualche giorno
a giocare a carte con gli amici ma il richiamo del mare
è forte. Inizi a trainare sottocosta, prendi qualcosa
e ti abitui, nonostante il ridimensionamento.
Se qualcuno può fermare questo scempio lo faccia.
Bisognerebbe imporre il fermopesca e il limite sulle catture
anche durante il periodo di pesca e istituire i controlli
e abolire l'impiego della luce per incantare i pesci di
notte. Controlli possibilmente fatti non da persone non
inclini alla corruzione (sappiamo in che paese viviamo...)
ma da gente che AMA IL MARE! Cioè associazioni senza
scopo di lucro, formate da persone amanti del mare, che
collaborino con le forze dell'ordine. Lo so, non è
facile ma se non se ne parla e non si propone nulla, difficilmente
si farà qualcosa.
Giuseppe
Ma che colpa
abbiamo noi
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