Le barche sono talmente vicine che quasi ci vorrebbero
i parabordi, i lanci si intrecciano e con la corrente forte
sul fondo i piombi camminano finché
.
Arriva il Big Paganell, la canna si piega più del
solito, la prendo e comincio a tirare, ad un certo punto
mi sembra che si sia quasi incagliata ma pochi istanti dopo
ecco che la tensione cede, recupero con difficoltà
alcuni metri di filo.
Chiedo a Roby la cintura da combattimento, ma questa ovviamente
rimane al suo posto.
Ad un certo punto il filo comincia a salire ad una decina
di metri dalla barca, e intanto c'è già qualcuno
che se la ride sulla barca di fronte a noi. Se non è
un Big Paganell, sarà una bella orata penso,
o una nonna rigatina (mormora). I sintomi dovuti alla sindrome
del pescatore in cattività (periodo invernale) stanno
per affievolirsi e a dir poco a sparire, quando ad un tratto
vedo due palle di piombo sulla superficie dell'acqua.
Merd, c'est pas possible!!!!!!
Dall'altro capo del filo c'è Lele che se la ride
e allora decido di tirare di più, ma stessa cosa
fa lui; qui si rischia un piombo in testa, in testa a chi
ha il filo più grosso.
Decido a questo punto di approfittare della situazione e
dico a Lele che il mio filo è del 0,35 e se non vuole
perdere la montatura, mi deve cedere filo anche se così
dicendo mi accollo l'onere di sbrogliare le lenze ingarbugliate.
Detto e fatto, lui cede il filo e porto così in barca
la sua montatura iniziando a constatare che quello che diceva
era corretto, stava pescando infatti con dei bigatini, su
una montatura di 3 ami, uno sotto il piombo e gli altri
due sopra, ma molto vicini fra loro; braccioli di 10 cm
neanche, piombo sferico di 30 gr.
Complimenti Lele, e gli getto il tutto in acqua.
Intanto per gli altri é un continuo buttar giù
e tirar su, sul fondo ci deve essere una grossa concentrazione
di ghiozzi che in primavera si raggruppano in determinati
punti per la riproduzione e fecondazione delle uova.
(seguito)
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