Traina alla ricciola
Dopo aver passato una notte al freddo per cercare di pescare
qualche Calamaro, la mattina seguente usciamo dal porto di Civitavecchia
per dirigerci verso una secca ben conosciuta dai pescatori locali.
Arrivati sul punto inneschiamo un calamaro di discrete dimensioni,
che non fece molta strada, perché fu subito aggredito da
una RICCIOLETTA di piccole dimensioni.
Non fu una grossa soddisfazione, ma mi fece capire che comunque
c'era del movimento.
Innescato un altro calamaro, ma questa volta l'esca era veramente
grande, iniziamo di nuovo il passaggio ma per circa 40 minuti
non succede nulla.
Ero sulla batimetrica dei 35 mt ma visti i risultati iniziai ad
accostare un po' più sotto costa. Appena arrivato sui 22
mt lo scandaglio da segni di presenza di pesce, prendo la canna
in mano e in quel momento ci fu la mangiata.
Il mulinello sembrava impazzito, la prima fuga è stata
impressionante e vista la profondità così bassa
aspettavo da un momento all'altro l'incastro sul fondo.
Io andavo verso fuori e lei andava verso terra ma finalmente dopo
qualche minuto si decide ed inizia a seguirmi. Passato il primo
problema, arriva subito il secondo, stavo infatti pescando con
una canna da 12-16 lb e filo dello 0,50, e lei non si schiodava
dal fondo; ma ecco che sotto di me il fondale segna finalmente
56 mt........
Dopo circa 30 minuti era ancora lì, sembrava un combattimento
impossibile, la canna non ce la faceva ed il filo dello 0,50 si
poteva rompere da un momento all'altro vista la massa che spostava.
Mi concentro così su quello che sto facendo ed inizio a
forzare, anche perché le mie braccia cominciavano a dare
segni di stanchezza. Sento che finalmente inizia a salire, continuo
a pompare con la canna, e finalmente dopo qualche minuto vedo
apparire il raddoppio del multifibra; mi rendo conto che ormai
era fatta.
Sgancio rapidamente il piombo recupero gli ultimi 17 mt di filo
e finalmente eccola apparire, immensa. Ne avevo prese altre di
taglia ma così proprio mai.
La mia bilancia digitale segnò la bellezza di 48,900
kg.
Un saluto a tutti
SIMONE
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