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Cuma (NAPOLI) Traina pesce spada

Pesce Spada a traina:

Cuma (Napoli)


Lo scorso anno approfittando del clima favorevole durante molti dei fine settimana di novembre, nel nostro "splendido" e pescoso Golfo di Napoli, io ed il mio amico Vittorio, dopo che avevamo saputo di numerose catture a traina (su minnow australiani della Halco), siamo usciti in mare, con l'intento di trainare a pesce spada, al largo di Cuma (Nord di Napoli),.
Preparata l'attrezzatura ( Shimano 0608 lb, Mulinello Alutecnos 12Lb, imbobinato con multifibre da 12lb agganciato direttamente al minnow tramite dei ganci berkley che consentono di legare il multifibre al minnow senza nodi preservandone il carico di rottura al 100%), ed impartite le ultime raccomandazioni a Vittorio (neofita), siamo partiti da Pozzuoli in direzione del Canale di Procida per poi dirigerci al largo in direzione Ventotene per alcune miglia per raggiungere una zona il cui fondale varia dai 35 ai 50 mt.
Le raccomandazioni avute dai vari predecessori in fatto di catture di spada, erano quelle di trainare a circa 4 nodi di velocità mantenendo la frizione quasi aperta, così da avvertire immediatamente il colpo di rostro che avrebbe segnalato l'attacco alla nostra esca.
L'altra raccomandazione era di fermare immediatamente la barca anche nel caso che non si era ferrato lo spada, ed attendere fiduciosi i successivi attacchi cercando di stabilire una sintonia al fine di essere pronti a ferrare durante uno degli attacchi portati alla nostra esca.
E così, dopo un'ora di traina, abbiamo avuto il primo attacco, che purtroppo non ha dato buoni frutti, nonostante avessimo seguito alla lettera tutte le raccomandazioni del mio amico Maurizio (quello della spigola nel racconto di Rodrigo), un po' delusi abbiamo continuato a trainare nella speranza di un ulteriore incontro ravvicinato, e aumentando ulteriormente la distanza del minnow dalla poppa portandola a ben oltre 60 mt.
Premiati da tanta costanza ecco il secondo attacco!
Fermata immediatamente la barca nonostante la grande distanza, grazie al multifibre potevo avvertire tutti i colpi di rostro come se il pesce fosse stato a pochi metri di distanza, gli attacchi erano ripetuti con un rituale che si ripeteva con tempi precisi e la mia tensione e concentrazione erano oramai al massimo, quando finalmente dopo circa sei sette attacchi finalmente riuscivo a ferrare lo spada, avvertendo finalmente tutto il carico del pesce sulla canna.
Preoccupato di perdere il pesce per una slamatura, cercavo di procedere al recupero con la massima attenzione possibile onde evitare errori.
Vittorio era agitatissimo e andava avanti ed indietro per la barca per prendere il guadino mentre io gli raccomandavo di prendere il raffio che lui non ricordava più quale fosse....
Il pesce era ormai a pochi metri dalla barca e cercava di guadagnare la libertà opponendo una certa resistenza e cambiando pericolosamente direzione portandosi verso le eliche...
Fortunatamente una volta a portata di raffio (Vittorio aveva capito finalmente quale era, tra i numerosi attrezzi a bordo, anche grazie ad alcune mie imprecazioni), si portava sul lato giusto dell'imbarcazione consentendoci di raffiare il pesce che alla pesata risultava essere 7,5 kg.
Entusiasmo alle stelle!!!

Maurizio veniva prontamente informato via radio durante il nostro ritorno a Pozzuoli.


Saluti e complimenti per il sito....


Roberto Russo - Napoli

 

10 Aprile - 2004 (Powered by Net Tuna)

 

Roberto Russo - Napoli