Siamo Emiliano e Fabrizio,
due malati del mare e della pesca.
Questa estate abbiamo deciso di scoprire nuovi mari (per noi)
e ci siamo diretti in Grecia, sull'isola di Lefkada.
Appena arrivati rimaniamo sorpresi per la bellezza di questo
mare.
Affittiamo subito una barchetta per esplorare, e ci vengono a
trovare un branco di delfini, emozionati come bambini e speranzosi
come non mai rientriamo per studiare i piani di pesca.
Purtroppo seguono tre giornate di pesca completamente bianche,
non capiamo perchè in un mare così non riusciamo
a trovare predatori, visto che siamo specializzati nella pesca
con l'aguglia viva.
Non avevamo fatto i conti con l'oste, questo mare è stupendo
e di conseguenza pieno di barche turistiche, sicuramente i pesci
disturbati se ne stanno sul fondo.
Il quinto giorno stavamo perdendo la speranza, la nostra cara
aguglia era in acqua a circa 20 m di profondità, visto
che c'era un bel ciglio, ad un certo momento PANICO, ci accorgiamo
che il fondo si alza improvvisamente, e che due barche incrociano
la nostra lenza.
Io subito prendo la canna in mano per recuperare e sento il piombo
guardiano che sbatte sulle rocce, ma una grande energia mi fa
ribollire il sangue, è impressionante la mangiata che mi
fa sfrizionare il mio penn e strillo a Fabrizio "è
lui, è lui", sento subito le testate caratteristiche
del dentice, ma dopo poco già s'intravede sotto la barca.
Si è lui, uno dei re dei mari. I colori sono a dir poco
da pelle d'oca e il suo peso è di 3,3 kg.
La sera, ringraziando come sempre il mare e le nostre povere
agugliette, ci gustiamo la magica cena con il pescione sulla brace.
Ciao e alla prossima
Emiliano
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