Palamite FOR EVER
Con il galleggiante
Io e Merlino invece continuiamo come le solite volte, il
galleggiante non lo abbandoniamo. Cambiamo i pesi, Merlino
in più aggiunge una luce ad intermittenza (non é
il solo) ma il galleggiante resta.
E' più facile regolarne la profondità di
pesca, quando il filo é in tiro per la forza della
corrente l'esca viene più in suerficie, é
più facile fare arrivare la pasturazione sull'esca
visto che con il galleggiante la si può allontanare
dalla barca. Poi l'emozione del galleggiante o della luce
dello starlight che sparisce é sempre emozionante.
Gli voglio tanto bene al galleggiante che alla prima occasione
di intreccio di lenze causa un pesce in canna, e successiva
rottura e suo allontanamento dalla poppa, mi getto in acqua
per un breve bagnetto. Ormai é buio ma forse era
anche ora di farsi un bagno!
Imprevisti
E' capitato di perdere una palamita proprio sotto la barca,
era ormai nel guadino, la causa? Il calzino di dacron si
é sfilato dall'anello dell'amo solo perchè
il pezzetto che fuoriesce dal nodo non era stato bruciato
a dovere.
Altra palamita persa, questa volta il multifibre si era
arrotolato al cimino senza che me ne accorgessi; alla prima
fuga, solitamente la più potente, il terminale si
rompe sul nodo dell'asola prima poco dopo la girella.
Terminali
Quando cala il sole non c'é che dire, la palamita
si accorge solo della sarda che riflette la poca luce che
gli arriva.
Direte: quale luce? Ma quella della luna che é appena
sorta all'orizzonte. Il sorgere della luna come il suo tramontare
é un evento ai più che passa inosservato ma
che i pesci sentono come il sorgere e il tramonto del sole,
anche se in misura minore. Gli effetti si notano sulle catture
che riprendono in buon numero, anche se ARMY dice che é
più l'effetto del The scaduto versato in acqua pochi
istanti prima.
Ma ritornando sui terminali, si conferma un'altra volta
che con il calar del sole anche uno 0,40 di normale nylon
prende in egual misura di uno 0,28 in fluorcarbon. Tanto
vale usare qualcosa di più conveniente.
Di giorno invece abbiamo usato o il fluorcarbon oppure
nylon dello 0,25; quello di color rosso ha dato i suoi effetti,
ma quello che rimane da nascondere sempre bene é
il calzino di dacron.
La treccina sul nylon come ultimo tratto del terminale
prima dell'amo é stata fatta ed impiegata su fili
dello 0,40 e non ha mai dato problemi di sorta nonostante
le ripetute catture. Quando si prepara la treccina é
importante assicurarsi che le varie spire siano ben strette
fra di loro.
Di serra non ce n'erano e pertanto non abbiamo dovuto escogitare
particolari sistemi per resistere ai loro denti.
Leggeri
Più si rimane leggeri con il piombo, con l'amo e
più la sarda avrà modo di essere dondolata
dalle correnti e dalle onde, risultando alla fine più
catturante di esche più appesantite. La prossima
volta sarà l'ora della pesca con la bombarda? Può
darsi, non é detta l'ultima.
Una delizia pescare con la temperatura del tramonto e della
notte, in allegra compagnia sempre pronta a darti una mano,
un consiglio e... una battuta.
Sono ormai le tre del mattino, tanto varrebbe aspettare
un tantino per rientrare alle luci dell'alba, ma forse é
meglio così, mai esagerare .
Saluti
Net
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