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Palamite in Light Drifting

 

La stagione 2005 é già cominciata per i Palaminc..... Romagnoli, ma fossero tutti romagnoli, perchè sono in tanti a raggiungere dalle diverse regioni questo hot spot di pesca sia per gli sgombri sempre abbondanti che per le amate pinnute... Queste palamite.

Palamite sempre generose a regalare emozioni durante il combattimento in particolare se l'attrezzatura a disposizione é leggera e ben calibrata.

 

E' già qualche settimana che si sono cominciate a catturare, sia in traina con dacron affondante ma anche in drifting leggero.

 

Sabato 19 Giugno

Si esce senza troppa fretta, sappiamo che di primo mattino ci aspetterà il maestrale che il giorno prima aveva soffiato abbastanza forte. E così ci ritroviamo a soffrire un po' con il mare durante la navigazione effettuata per circa 17 miglia, necessaria per raggiungere il funghetto dell'amore (Piattaforma Daria).

 

C'é traffico, quasi ci vule il semaforo, l'imbarcazione più grossa fa da padrone e anzicché assecondarti ti viene incontro facendo segno che dietro ha le esche.... perché noi invece cosa abbiamo ? I barattoli come usano le macchine per gli sposi?

 

Il nervoso sale e così decidiamo di allargarci verso il largo, tanto al momento il mare ancora non cede, di catture neanche l'ombra e quindi....

 

Alla vista di un alletterato in superficie cerchiamo di fargli passare le nostre esche vicino, ma ... sembra che il pesce stia giocando come fanno le foche con la palla.

 

La compagnia é forte, c'é Merlino un po' disperato perché ha lasciato la cassetta con l'attrezzatura in macchina, e per fortuna ci siamo svegliati tardi, altrimenti dimenticava anche le canne, ma sul fatto di svegliarsi presto é meglio che io non parli.

Joker ormai stanco degli sgombri non vede l'ora di fermarsi per lasciare la traina in cambio di un buon bolentino. Poi c'é Alby che é la prima volta che si avventura per una giornata intera di pesca, non importa quale o a che cosa, quello che conta é stare con gli amici del forum per una giornata meno virtuale delle solito passate a leggere i post. Come se ci fossimo già visti altre volte si comincia a parlare del più e del meno, e le chiacchiere continuano in mancanza di catture finché non ci decidiamo a cercare un po' d'ombra e ... chissà dove si trova l'ombra in mezzo al mare? Occhi aperti e massima allerta, ma la tentazione é troppa.

 

Prima di capire dove porta la corrente ci vuole un tantino ma alla fine troviamo la "posizione" giusta.

L'attrezzatura come terminali é quella di Joker, io non oso aprire la cassetta, c'é troppo caos e rischierei di allamarmi un dito. In un battibaleno le esche sono in acqua.

 

Profondità di pesca

Il tramonto é ancora lontano e così proviamo subito sui 30 metri di profondità; Joker ha armato la prima canna tutta per Alby che, per la prima volta e subito dopo ancora, gli tocca provare l'emozione del "tiro alla fune", si fa per dire, ma altri galleggianti di altre imbarcazioni sono molto vicini e onde evitare discussioni di sorta.....

Profondità azzecchata! Ma con il scendere del sole portiamo le nostre esche più in superficie dapprima sui 20 metri e poi sui 10 - 15 metri.

 

Azione di pesca

La corrente é praticamente nulla, fortunatamente il sole cuoce di meno e la temperatura diviene più sopportabile, ma le esche sono praticamente immobili.

Joker lo sa e comincia a recuperare alcuni metri di lenza per poi rilasciarli così da imprimere movimento all'esca e stuzzicare l'appetito delle palamite. In una di queste fasi mentre é in recupero sente mangiare direttamente la palamita dalle mani; e via un'altra !

Poi é di nuovo Alby che per evitare che il galleggiante vada in acque di altri recupera il filo, l'esca viene ancor più in superficie e via che rimangia la palamita; ma questa volta dopo una bella fuga si slama. Non sempre mangiano e non sempre vengono dove si vuole e così ne perdiamo un'altra causa rottura del terminale provocata dal recupero dell'attrezzatura di un altro pescatore della zona, quando ormai la palamita era giunta in superficie anche se non proprio nei pressi della nostra barca.

 

Poi tocca a Merlino, il pesce combatte come se fosse una vera palamita ma il dubbio viene svelato solo quando il pesce compare sul pelo dell'acqua; un luccardo fuori misura che raggiunge il chilo di peso. Subito dopo un'altra cattura sempre per lui ma questa volta é la prima palamita di stagione a cui dedicherà il Kiss di rito prima del rilascio nel pozzetto. Lo stesso rito é stato fotografato anche per Joker.

 

Ma dove sono ora tutte queste palamite?

Ormai nei barattoli sott'olio in attesa di maturazione per qualche cenetta con amici. E se non sono nei barattoli, sono già finiti a cena.

 

Bait runner

Mulinelli anche soprannominati Bladerunner dall'omonimo o quasi famoso film, sono in pesca vicino ai tradizionali mulinelli sprovvisti di questo nuovo sistema che consente al pesce, durante la mangiata, di non accorgersi della trazione perché finché non viene inserita la leva opportuna, il filo fuoriesce senza sforzo alcuno e senza creare parrucche per il barbiere di turno.

Ebbene funziona, non funziona?

Il sistema sostituisce l'azione del cimino leggero o di colui che lascia il filo in bando per non creare sospetti al pesce nelle prime fasi della mangiata, ma ..... non saprei perchè nonostante abbia fatto la sua azione nel momento della ferrata il pesce non é rimasto allamato per ben due volte. Possibile che in entrambi i casi la palamita abbia mangianto male? Tutto è possibile.

Ma comunque in barca continueranno a coesistere mulinelli con e mulinelli senza bladerunner, come pure ami con punta rivolta verso l'occhiello (2 slamate su 2) e ami con punta parallela al gambo che funziona sempre.

 

La pasturazione?

Mai troppo abbondante, fatta sempre di sarde tagliate in 3 o 4 pezzi a seconda della loro dimensione e gettate ogni tanto in zona galleggianti (mancanza di corrente). Probabilmente non giungono neanche in zona palamite perchè vengono prima letteralmente divorate dalle miriadi di boghe o lanzardi presenti in zona e sempre pronti a gettarsi come Piragna sui pezzi di sarda. Ma probabilmente questo loro interessamento basta alle palamite che si accorgono della loro attività e si avvicinano incuriosite mentre i pesci, che fino a poco prima banchettavano con i pezzetti lanciati, spariscono dalla vista in pochi secondi.

Ad un certo punto abbiamo anche smesso di pasturare, l'effetto sarebbe stato propizio solo per chi ci stava vicino e non per noi, così abbiamo preferito risparmiare sulle dosi da distribuire.

 

Non siamo riusciti a stare sempre in pesca come si desiderava, in particolare con la possibilità di effettuare il lancio un po' lontani dalla barca così da sfruttare l'azione di lenta discesa dell'esca alla sua prestabilita profondità.

La presenza di un barcone ha fatto la sua parte in questo e così, per diverse volte, ci siamo trovati con la sua poppa a neanche 1 metro dalla nostra barca. Che traffico, più traffico ormai di quello che c'é in Via Ceccarini a Riccione, ma li le esche sono sempre migliori, difficile non rimare allamati !!

 

N.B.:

Se si lascia mangiare l'esca per bene é buona cosa assicurarsi d'avere un finale con un tratto ultimo in dacron abbastanza lungo per evitare le conseguenze dei denti del pesce sulla lenza. Se la si lascia mangiare si verifica quasi sempre che l'amo rimane infilato nella parte profonda della bocca.

 

 


21 Giugno - 2005 (Powered by Net Tuna)

 

Joker con Alby al suo primo esordio ( precedente »» )