Con sedia a prua
Dopo la fuga iniziale viene recuperato l'eccesso di filo
fuoriuscito, ma come? Se la quantità di filo fuoriuscita
è notevolmente alta è bene andare incontro
al pesce con andatura elevata per recuperare più
lenza nel minor tempo possibile. Se invece siamo stati più
bravi e ci siamo messi quasi subito dietro al pesce mentre
qualcun altro finiva di recuperare le lenze delle canne
rimaste a poppa, procederemo più lentamente ma comunque
sempre decisi.
Il filo non può continuare a fuoriuscire dal mulinello,
se non nelle fasi iniziali; regoleremo poi la frizione in
base al suo carico di rottura e alle nostre capacità.
Se l'attrezzatura a nostra disposizione è del tipo
pesante, non possiamo comunque arrischiarci di stringere
troppo la frizione; una fuga improvvisa potrebbe farci finire
in acqua. Cosa già successa ad alcuni. La frizione
viene regolata anche sulle proprie possibilità, oltre
che a quelle del filo.
Sempre con la sedia a prua, quando mancano circa 100 150
metri, la barca dopo la breve fuga al seguito del pesce,
ora rallenta il moto così da far sentire una maggior
trazione al pesce; con alti libraggi e dimensioni ridotte
della barca spesso è il tonno che traina consumando
in breve tempo le sue ultime forze.
La barca procede piano, segue il nuoto del tonno mantenendolo
su un lato della prua, l'angler ha così modo con
le sue pompate di spostare lateralmente il muso del pesce
facendolo pian piano risalire in superficie. Il tonno però
accenna ad un'altra fuga, sfilando circa una ventina di
metri, ha ancora dell'ossigeno da spendere ma una volta
fermatosi ecco l'angler che ricomincia a tirare in maniera
costante riprendendosi in poco tempo il filo perso pochi
attimi prima.
Con libraggi leggeri questa scena si può ripetere
diverse volte ma prima o poi il tonno cede e verrà
in superficie. Ma se il tonno è di quelli grossi
e dopo poco ce lo troviamo alla picca, cioè quasi
in verticale sotto la barca? Il filo si avvicina molto pericolosamente
all'ancora lasciata alloggiata sulla delfiniera a prua.
Tutto questo perché ci siamo portati troppo velocemente
sul pesce ed ora questo è sotto la barca a 40-50
metri che compie le sue evoluzioni sottoponendo l'attrezzatura
e l'angler a grossi sforzi.
Lo skipper decide subito di ingranare la retro marcia allontanando
la barca dal pesce, del filo fuoriesce dalla bobina, ma
la lenza è ritornata obliqua e si ricomincia tutto
da capo. Fino a questo momento, con la sedia a prua ci siamo
trovati nelle migliori condizioni di pesca rispetto a quella
posizionata a poppa, ma come vedremo in seguito, anche nelle
fasi finali saremo avvantaggiati se le manovre saranno eseguite
correttamente.
Questo non vuol dire che una è migliore dell'altra,
molto dipende dalla barca in cui viene installata, dall'equipaggio
presente ad ogni uscita, dalle dimensioni dei tonni ecc
Casi Particolari
E' il caso di qualcuno che effettua il combattimento quasi
in traina, mi spiego meglio, per paura che il filo vada
in bando e il tonno si possa quindi slamare, l'andatura
della barca viene tenuta abbastanza alta, le attrezzature
sono abbastanza pesanti, canne da 80 libbre.
La velocità è di circa 4 nodi, la marcia
avanti raramente viene tolta e di continuo vengono effettuati
dei cerchi intorno al pesce, tonno che trainato oppone poca
fatica, se non quella di allontanamento laterale ed in aggiunta
lo si aiuta ad ossigenarsi.
Mi è capitato una volta di mettere il raffio in
acqua per la raffiata ma, causa attrito con l'acqua, ho
bucato il tonno vicino alla pinna caudale. Non vi dico poi
la fatica fatta dall'angler per tirar su un tonno di modeste
dimensioni; d'altronde oltre al peso del pesce c'è
anche l'attrito del filo nell'acqua.
Se la barca è molto grossa con due motori entrobordo,
è d'obbligo staccare la marcia perché al solo
minimo è capace di fare 7 nodi, ma su un fisherman
di medie dimensioni mantenere quell'andatura durante gran
parte del combattimento, in particolare dopo la fase di
recupero del pesce, e questo solo per evitare che il filo
vada in bando, è
. lasciamo a voi il
giudizio.
La sagoma argentea del tonno, è ora ben visibile
da sopra la barca, siamo arrivati alle fasi finali del combattimento.
(Fasi
finali)
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