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La pesca del Tonno in DriftingTecniche di combattimento del tonno




Elenco programmi e risultati delle principali gare di pesca d'altura per l'anno in corso.

 

Pesca al Tonno:

Tecniche di

combattimento




Siti delle barche con gli equipaggi e i racconti delle loro avventure in mare

 

 



Racconti ed immagini di alcune catture segnalateci per l'anno in corso.








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Combattimento: Tipologie

 

Aggiungiamo solo un'altra cosa: su quale lato tirare il pesce.
Visto che di trazione laterale trattasi, da uno dei due lati il tonno viene sottoposto alla nostra trazione, tonno che sempre in movimento con la barca ci porge quindi un suo fianco. Ora il filo o meglio l'amo, può essere lato barca oppure opposto, in quest'ultimo caso il filo partendo dall'amo verso la barca si appoggia sul corpo (testa-tronco) del pesce per procedere poi diritto verso la canna. Questa situazione permette al pesce di opporre maggior resistenza, perché appoggia il suo peso su quel tratto di filo contrastando con minor sforzo la trazione della lenza, é quindi più difficile destabilizzarne il nuoto
Durante il combattimento, nei vari giri che la barca compie intorno al pesce, l'angler può capire qual'é il lato migliore su cui mantenersi per combattere il tonno.

C'è quindi un lato in cui il pesce cede più facilmente al tirare della lenza; personalmente una volta ho tirato talmente tanto, con una 130 libbre, che ho sentito, sulla canna ed il filo, girare il pesce su se stesso (la lenza ha ceduto strattonando). Tirare il pesce su un lato, quello a noi diretto, senza appoggiarsi prima sulla testa del pesce, oltre che favorire l'angler, permette all'amo di assestarsi meglio sull'angolo della bocca del tonno e conficcarsi meglio.
A questo punto ricordiamo anche che, più il combattimento si protrae nel tempo e più si allarga il foro o la ferita provocata dall'amo; se è un circle hook questo non costituisce particolare problema, ma con altri ami si può rischiare di perdere il pesce a causa della fuoriuscita dell'amo dal foro ormai allargato, nel momento in cui il filo, per un errore o una distrazione, si è trovato in bando.
E se il mare non è dei migliori? Rispetto alla corrente e alla direzione delle onde, cercate sempre di rimanere a monte del pesce, con la corrente che vi porta verso di lui, solo nella fase finale fate in modo che il pesce sia sopra corrente. Inizialmente siamo favoriti perché la barca che si vuole avvicinare al pesce è aiutata dalla corrente, mentre nelle fasi finali sarà l'onda che aiuterà ad avvicinare il pesce alla barca.
Teniamo anche presente che durante il combattimento, il tonno è solito compiere dei giri in senso antiorario; di questo è bene non scordarsi perché se tenuto a dritta e anticipato, ne viene agevolato il recupero e l'eventuale breve fuga lo porterà verso la prua e la canna.
Ricordiamoci però anche di assecondare queste sue evoluzioni, per non trovarci con il tonno che ci passa sotto ai motori della barca che continua a procedere diritta; in questo caso è necessario ruotare bruscamente la sedia dal lato opposto della barca, che ha tagliato la direzione di nuoto del pesce.

La lenza va quindi mantenuta obliqua rispetto la superficie dell'acqua, con un'inclinazione che gli permetta di sentire meno la pressione dell'acqua creata dal movimento della barca e del pesce, ma obliqua anche perché la lenza rimane lontana dai richi presenti sulla barca, eliche, flap, delfiniera ecc…
Vediamo ora alcuni casi particolari di combattimento.


(Combattimento in superficie)

 


Il Combattimento

Premessa

Un po' di Storia

La partenza del pesce

Fasi iniziali

Alcune Tipologie

Fase Finale

La raffiata

L'imbarco del pesce

 

17 Luglio - 2002 (Powered by Net Tuna)