Doppio Strike
Se un'allamata ci fa uscire di testa, due sono quasi di
troppo? No, sono in molti che hanno avuto due partenze in
contemporanea, l'importante è mantenere la calma
e tirare su subito la terza ed eventuale quarta canna, il
tutto mentre un altro prende una delle due canne con tonno
attaccato e si porta a prua della barca.
Bisogna verificare se la seconda canna che è partita,
sta sfilando filo perché è stata semplicemente
presa dalla prima lenza; tirando pian piano, nonostante
la trazione, verrà verso la barca.
Verificare che i fili delle due canne non si siano accavallati
pena la rottura di una delle due o di entrambi; in quei
momenti è meglio, con freddezza tagliarne una delle
due, sperando così di portare a casa almeno un pesce.
Se invece i tonni, nella loro fuga iniziale, si dirigono
verso direzioni opposte, buone sono le possibilità
di portare a termine entrambi i combattimenti; nel successivo
capitolo tratteremo il seguito del doppio strike.
Se ci fa visita un branco di tonni, la doppia allamata può
verificarsi anche quando non vengono ritirate su immediatamente
le canne dopo la prima partenza.
All'ancora
In alcune zone è la pesca al tonno ancorati che fa
da padrone, tirreno, alto adriatico e così si è
fermi in un punto con la pasturazione a richiamo del pesce
sotto la barca. Ma una volta allamato il tonno, la cima
con l'ancora viene lasciata sul posto, il parabordo per
sostenere la cima e le coordinate ci permetteranno di ritrovare
il punto per rimetterci nuovamene in pesca a combattimento
ultimato o recuperare l'attrezzatura per il rientro in porto.
Può quindi costituire un impiccio e causa di rottura
del filo se, durante il combattimento, ci si ritrova con
il pesce che vi passa vicino o sopra, e non sarete i primi
ne gli ultimi a perdere il pesce. Considerando il fatto
che il tonno solitamente tira e fugge dalla parte opposta
a quella in cui sente la trazione, è bene non sganciarsi
subito, ritrovandosi dopo poco con il tonno fra la barca
e il punto di ancoraggio.
E' bene fargli sfilare del filo, nel frattempo tireremo
su le nostre canne in pesca, l'angler si porterà
sulla sedia e solo allora, a meno che non siamo stati troppo
lenti, sganciarsi dall'ancora e portarsi velocemente sul
pesce, lasciandoci il punto di ancoraggio alle spalle.
Se poi nonostante tutto il tonno si e/o ci porta verso
l'ancora, non fermatevi se il pesce è fra voi e l'ancora,
ma con i giri intorno al pesce, fermatevi solo quando voi
siete con la barca, fra il pesce e l'ancora. Il tonno sentendo
la vostra trazione ripartirà, ma dalla parte opposta
a voi, quindi in allontanamento dall'ancora.
Così se un tonno vi sta andando contro un'altra barca
o una piattaforma metanifera, anticipate il pesce dirigendovi
verso la piattaforma e rimaneteci finché il pesce
non riparte dalla parte opposta e poi pian piano vi avvicinerete
lasciandovi l'ostacolo alle spalle.
Poi ogni tonno si comporta a modo suo e qualche volta la
partenza la fa direttamente verso prua, passando a pochi
metri dalla cima dell'ancoraggio, d'altronde parlasi di
sport e qualche possibilità il pesce furbo se le
merita.
Poc'anzi abbiamo detto di lasciar fuoriuscire il filo,
ricordiamo però che più ne esce e maggiore
è la resistenza in acqua dello scorrimento della
lenza e maggiore il rischio che poco sopra l'amo, punto
in cui si riversa tutta la forza del traino, vi sia la rottura
del filo.
(Le
fasi iniziali)
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