TECNICA IN COMBATTIMENTO n.2
Per mantenere uno stabile equilibrio la posizione dei piedi
per terra è molto importante. Teneteli abbastanza
larghi, più o meno come la larghezza del bacino ed
occorre ben appoggiare l'intero plantare, sentitevi "ben
piantati" per terra (o meglio per mare).
I movimenti devono essere sempre fatti un piede solo per
volta ed una volta spostato il primo dovete sentire sotto
alla pianta una solida presa prima di muovere l'altro.
Niente corse, salti o saltelli, che sotto il tiro sbilanciante
del tonno e l'ondeggiamento della barca possono portare
a perdite d'equilibrio, pericolose sia per l'incolumità
personale, che per l'integrità della lenza.
Appena il tonno accenna a rallentare o a nuotare con regolarità,
potete indossare con relativa calma l'harness ed il belt,
anche con l'aiuto del mate .
Non affrettatevi a volere per forza compiere questa operazione
durante una violenta fuga, poiché il rischio di sbilanciarsi
in un momento così critico è troppo grande.
Nelle prime fughe non è così necessario avere
già addosso l'imbracatura, poiché dovete solo
limitarvi a controllare la frizione e la posizione della
canna, operazioni che potete benissimo fare anche con il
solo aiuto delle braccia.
Simulate più volte in precedenza l'operazione d'indossare
l'harness e sperimentate quali sono i ganci da allacciare
ed in quale ordine, insomma non trovatevi a doverlo indossare
per la prima volta con un tonno dall'altra parte che tira
come un indemoniato. Una volta indossato, è molto
importante verificare che siano sempre rispettate alcune
posizioni.
Il supporto del bicchierino deve appoggiare sulle cosce
ed il più in basso possibile; il mulinello deve essere
all'altezza della pancia e non più in alto; con le
cinghie in allungamento, la canna deve essere facilmente
raggiungibile dal braccio sinistro, all'altezza dell'impugnatura,
senza piegare in avanti il busto. Nelle fasi concitate della
fuga, occorre cercare di perdere meno lenza possibile.
Con l'imbarcazione bisogna seguire il filo in acqua, mentre
l'angler asseconda, con la canna bassa ed alleggerendo adeguatamente
la frizione, le sfuriate del tonno.
La velocità d'inseguimento deve essere il più
possibile uguale a quella del pesce, regolando le manette
del gas, possiamo avanzare verso il tonno senza perdere
prezioso filo e senza mandare la lenza in bando.
Avvicinamento al tonno
Quando il tonno regolarizza il proprio nuoto, possiamo
iniziare a pomparlo. Di solito in questa fase, si hanno
alcune centinaia di metri fuori, e la lenza entra nell'acqua
con un angolo non troppo accentuato.
L'imbarcazione si muove sempre in direzione del tonno,
ma a velocità moderata, per permettere all'angler
di recuperare la maggior quantità di filo con pompate
molto ampie ed a buon ritmo.
Con l'ausilio della barca che si avvicina, lo sforzo per
alzare la canna è molto lieve, e con la stand-up
possiamo eseguire due tipi di recupero. Impugnando la canna
con il braccio sinistro molto in alto, per ottenere un braccio
di leva il più possibile favorevole, avviciniamo
la canna al corpo piegando il gomito del braccio.
Distendendolo ed abbassando di conseguenza la canna, possiamo
recuperare con la leva del mulinello una notevole quantità
di filo ogni volta.
(Continua
- Tecniche di Combattimento)
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