Attrezzature - Il Mulinello n.2
I punti positivi sono:
1) Notevole aumento della capacità di carico del
mulinello.
2) Altissima resistenza all'abrasione ed allo sfregamento.
3) Minor attrito con l'acqua, per il ridotto diametro. Ciò
comporta minor formazione di pericolosissime "pance"
in acqua, anche con molta lenza fuori.
4) Ridottissima elasticità. Pompaggio molto sfiancante
sul pesce, perché ogni azione della canna si ripercuote
direttamente su di esso.
5) Maggior facilità di allamata, grazie alla scarsa
elasticità, che consente una miglior penetrazione
dell'amo.
Il rovescio della medaglia è:
1) Costo elevato.
2) Difficoltà nell'effettuazione di nodi, sia per
la scarsa resistenza della maggior parte di essi, sia per
la tendenza a scorrere.
3) La ridotta elasticità comporta il rischio di rottura
su testate "secche" con poca lenza fuori.
4) Sempre per la scarsa elasticità aumentano le slamature,
a causa della formazione dell'asola attorno all'amo.
Per il primo punto rimane solo da sperare che, con una maggior
diffusione ed una maggior concorrenza, il costo d'acquisto
diminuisca.
Per risolvere il problema dei nodi occorre ridurne il numero
ed usare solamente quelli che si rivelano come i più
affidabili. In effetti l'unico nodo di cui abbiamo veramente
bisogno è quello della doppiatura.
Per il collegamento della girella possiamo passare il
filo dentro l'anello per due volte, prima di effettuare
il nodo della doppiatura. Quindi lo blocchiamo in posizione,
legandolo esternamente con il cotone cerato, fasciato con
il nastro autoamalgamante.
Il nodo della doppiatura che dà, anche con il superbraid,
ampie garanzie di tenuta è il Bimini Twist, avendo,
però, l'accortezza di chiuderlo senza effettuare
mezzi colli sui singoli capi, ma usando un Clinch semplice
con tre o quattro spire.
Per porre rimedio al pericolo di rotture per testate improvvise
del pesce, si può ridurre leggermente la frizione
non appena abbiamo fuori meno di 50 metri di lenza.
Per riuscire a non cedere filo, alzando la canna, freniamo
la bobina con la mano, tenendoci pronti a rilasciarla prontamente
se sentiamo una testata pericolosa. In questo modo siamo
molto più rapidi ad intervenire, che non dovendo
spostare la leva della frizione, ed al tempo stesso possiamo
ugualmente imporre una notevole pressione al pesce.
Il rischio di slamature scompare totalmente usando degli
ami del tipo Circle Hook, quali Mustad 39960 ST 16/0 e 15/0
oppure VMC 9788 PS n. 3 e n. 4.
Per la loro particolarissima forma, tali ami, anche in
presenza di grandi slabbrature od asole, riescono ad assicurare
una tenuta sicura.
Un'ultima curiosità al riguardo dei superbraid: l'IGFA
li accetta come madre lenza, ma, al momento attuale, la
macchina per i test dei fili, che deve certificare i record
del mondo presso la sede IGFA, non è in grado di
operare correttamente con essi, poiché slittano sui
blocchetti di serraggio.
Pertanto tutte le richieste dei record ottenuti con i
superbraid non vengono rigettate, ma sono "pending",
cioè in attesa di omologazione o meglio in attesa
che sia approntata una macchina di testaggio specifica.
(Continua
- Harness)
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