Attrezzature - LA CANNA n.3
L'azione della canna da stand-up, deve essere necessariamente
di punta. Questo particolare effetto vi aiuterà notevolmente
nello stancare il tonno, senza affaticarvi particolarmente.
Per tali fusti l'abbassamento del puntale non è
proporzionale alla forza applicata. Ogni centimetro successivo
di abbassamento richiede un incremento di forza esponenziale.
Nella tabella esemplificativa successiva, si può
vedere che per i primi 10 centimetri e' richiesta una forza
di 2 Kg., per i successivi 10 centimetri è richiesta
un'ulteriore forza di 8 Kg. (10-2), per altri 10 centimetri
bisogna applicare ben altri 20 Kg. (30-10).
Per ottenere il medesimo abbassamento occorre, negli ultimi
10 centimetri, una forza 10 volte superiore a quella necessaria
per i primi 10 cm.
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Con 2 Kg. Si ottiene un abbassamento del cimino
di 10 cm., con altri 8 Kg. Si ottiene un ulteriore abbassamento
di 10 cm. e ne occorrono ben altri 20 per avere un successivo
abbassamento di cm. 10. |
In pratica ciò si traduce in un'azione tremendamente
sfiancante sul tonno: quando il fusto è in tiro,
ogni testata comporta un ulteriore piegamento che produce
una reazione della canna sempre più elevata, di conseguenza
il pesce non riesce a mantenere un corretto assetto di nuoto
e lo sbilanciamento gli costa un enorme dispendio di energie.
Nel pompaggio, la canna, per queste sue caratteristiche,
riesce a trasmettere in maniera molto diretta le nostre
azioni al pesce. Giunti a piegare con poca fatica la parte
apicale del fusto, basterà che ci appoggiamo con
decisione sull'imbracatura ed ogni nostro ulteriore piccolo
movimento sarà trasmesso in maniera sempre più
rigida direttamente alla lenza ed al tonno, che si troverà
a dover contrastare un tiro molto efficace.
Molto spesso si trovano canne da stand-up, che, secondo
quanto dichiarato sul fusto, dovrebbero coprire un vastissimo
range di libbraggi. In realtà, adoperandole con i
libbraggi superiori, la parte apicale viene a trovarsi sempre
inflessa, anche applicando sforzi irrisori, e perciò
non collabora in alcun modo all'azione di pompaggio e di
ammortizzamento. Inoltre si produce un effetto parassita
nel pompaggio .
Alzando energicamente la canna, il fusto non ritorna,
almeno per tutto il segmento apicale, che rimane rettilineo.
L'abbassamento successivo non consente di recuperare, con
il mulinello, una quantità di filo, pari alla tratto
del fusto che non è ritornato.
Con fusti troppo morbidi in cima, anche pompando energicamente
la carrucola di punta non si sposta di molto, e di conseguenza,
anche abbassando la canna, la lenza non rientra.
(Continua
- La canna)
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