Attrezzature - LA CANNA n.4
Il fusto deve, quindi, avere un azione di punta, ma non
troppo accentuata e soprattutto è utopistico pensare
che una stand-up, specialmente se usata con grosse lenze,
possa coprire un ampio raggio di libbraggi.
Come per la canna tradizionale, anche la stand-up lavora
in maniera ottimale solo per un singolo libbraggio e, anche
se in commercio sono marcate in maniera più ampia,
conviene testarle con il singolo libbraggio con cui intendiamo
usarle.
Una volta posta in tiro con un carico perpendicolare, pari
circa ad un terzo del carico di rottura della lenza (con
la 80 lb., che è il monofilo più adatto ai
tonni giganti in stand-up, bisogna usare un carico di circa
12 kg.), si analizza la curvatura del fusto.
Partendo dal manico vi è un tratto pressoché
diritto di una certa lunghezza seguito dalla curvatura,
che deve giungere fino al puntale. Se viceversa subito prima
della carrucola apicale si riscontra un tratto rettilineo,
il fusto è sottodimensionato, cioè è
adatto ad un libbraggio inferiore.
Tale segmento non collabora in alcun modo al lavoro della
canna, risultando perciò del tutto inutile ed anzi
dannoso. Quando si alza la canna, tale tratto non ha alcuna
capacità di ritorno, anzi, per ogni pompata, impedisce
di recuperare un tratto di lenza pari alla propria lunghezza.
Da tutte le considerazioni fatte in precedenza, si può
dedurre che la soluzione ottimale sarebbe quella di farsi
fare la canna su misura da un buon artigiano, ma ad ogni
modo si trovano già pronti in commercio degli ottimi
prodotti, che vanno però testati con le prove precedentemente
esposte, in modo da scegliere quella che meglio si adatta
alle proprie caratteristiche fisiche ed al libbraggio prescelto.
I guidafilo dovranno per forza di cose, visti gli sforzi
a cui sono sottoposti, essere del tipo a carrucola e di
ottima marca. E' molto importante che abbiano il piede sottile
e che siano abbastanza bassi. Il fusto particolarmente sottile
in cima, caratteristico delle stand-up, non consente di
montare carrucole con il piede largo o con il ponte alto,
altrimenti si avrebbero notevoli svergolamenti sotto sforzo.
Conviene quindi adottare delle serie di guidafilo di ottima
marca, caratteristiche per le 50 lb. anziché per
le 80 o 130 lb., quali gli Aftco Heavy Duty, gli Stuart
o gli Alutecnos serie 50 lb. Sono inadatte le serie dedicate
alle 80 o 130 lb., vale a dire gli Aftco Big Foot ed i Fin-Nor.
Sarebbe auspicabile che le industrie mettessero in commercio
dei guidafilo specifici per le stand-up di grosso libbraggio,
dotate di piede sottile, di ponte basso, di cuscinetti a
sfera e di carrucole dal diametro maggiorato.
Le serie prima menzionate funzionano abbastanza bene, ma
sui tonni giganti, che hanno reazioni e fughe lunghe e violente,
mostrano un po' la corda.
Messe a dura prova, dall'altissimo numero di giri delle
carrucole di piccolo diametro, le bronzine, tendono a surriscaldarsi
ed a perdere il trattamento in teflon.
Meglio sarebbe poter disporre di carrucole poggianti su
cuscinetti e di diametro leggermente superiore, che, a parità
di velocità di uscita della lenza, compiono meno
giri.
(Continua
- Il Mulinello)
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