Attrezzature - LA CANNA (seguito)
Analogamente se la flessibilità' della punta aumenta
è come se usassimo una canna più corta.
Sotto sforzo la canna si flette maggiormente e la leva
a favore del pesce cala poiché è come se uscisse
da un puntale più vicino al manico.
Aumentando oltre un certo limite la flessibilità
in punta si ha, però, in mano un attrezzo di cui
solo una parte lavora attivamente, mentre tutto il tratto,
che si flette sotto un tiro irrisorio, diviene del tutto
inutile.
Non è perciò consigliabile, soprattutto con
libbraggi pesanti e con esemplari di tonni giganti di cui
stiamo trattando, usare fusti eccessivamente flessibili
in punta, tanto vale usare semplicemente una canna più
corta.
Più che in ogni altro tipo di canna, quella da stand-up
va adattata ad ogni singolo angler.
L'obiettivo è di scegliere una canna che dia all'angler
la possibilità di combattere sportivamente il pesce.
Un angler potente e muscoloso può usare una canna
più lunga e rigida, mentre un pescatore più
leggero e minuto necessita di una canna più corta
e flessibile in punta.
Se questi aspetti non sono considerati la possibilità
di riuscire a vincere la resistenza di un tonno gigante
cala notevolmente o perlomeno le difficoltà già
proprie di questa pesca s'ingigantiscono portando a lunghi
e faticosissimi combattimenti.
La lunghezza della canna da stand-up per i giganti deve
essere, incluso il manico, compresa fra i 155 ed i 185 cm.
Più la canna è lunga più fatica farete,
ma in compenso lavorerete meglio il pesce, soprattutto se
l'azione di punta, che è una caratteristica utile
e peculiare, non sarà esasperata.
Per scegliere una canna che ben vi si adatti, occorre attrezzarsi
come se foste in azione di combattimento, con imbracatura
e belt. Regolate la frizione a poco meno della metà
del carico di rottura, ad esempio con una 80 lb. (carico
di rottura 37 kg.) a circa 17-18 Kg., corrispondente più
o meno all'azione che adotterete con la doppiatura "dentro"
quando passerete oltre lo strike passando al full.
Fatevi aiutare da un compagno, che tirerà la lenza
fino a farla fuoriuscire dal mulinello; se sotto questo
sforzo, i talloni tenderanno a sollevarsi da terra o vi
sentirete sbilanciati, allora passate ad una canna più
corta; viceversa se sentite di avere ancora un margine di
sicurezza, adottate una canna più lunga.
Non cedete alla tentazione di optare per una canna più
corta di quella che avete la possibilità di gestire,
poiché più la canna è corta meno filo
potrete recuperare ad ogni pompaggio e tutta la fatica in
meno che farete per alzare la canna, la perderete con gli
interessi, in un'azione di pompaggio troppo fitta e nervosa.
(Continua
- La canna)
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