The Big One
Il 31 dicembre è stata una giornata memorabile, all'inizio
abbiamo trovato del legno galleggiante cosa non molto comune in
quel tratto di mare, non ho mai visto una busta di plastica o
schifezze varie alla deriva.
Loro verificano sempre prima dal tuna tower la presenza dei dorado
e se li vedono prima avvicinano gli artificiali e poi lanciano
l'esca viva in un battibaleno si sente la mangiata e non rimane
altro che ferrare aspettando un attimino per avere la certezza
che il dorado abbia bene in bocca l'amo. Qui pure mi hanno un
po' fregato perche' mentre combattevo con il primo loro continuavano
a lanciare e ferrare.
Vi domanderete cosa significa il titolo "the big one"
sono qui a spiegarvelo, dopo aver preso i dorado decido di smettere
e cercare il solito amico "il Marlin", loro un po' dispiaciuti
visto che avevano trovato da farmi divertire.
Non capivano perché non volessi continuare in quella mattanza,
io reputavo che 3 dorado fossero sufficienti anche perché
a me interessavano oltre al combattimento le tecniche di pesca.
Se avessi voluto fare una mattanza andavo al laghetto per le
trote e avrei risparmiato un sacco di soldi.
Iniziamo la traina al Marlin in una zona che, secondo loro
non era particolarmente prolifica di ferrate, ma ormai era tardi
e non potevamo spostarci in altre zone.
Continuavo a domandarmi come mai questi Marlin non abboccavano
agli artificiali ma venivano attratti e poi presi con il vivo
con canne abbastanza leggere.
Mentre ascoltavamo il VHF (in spagnolo io capivo solo il nome
dei pesci) commentando cosa facevano gli altri, all'improvviso
sento urlare il cicalino della 50 libbre.
Scoppia il panico il capitano "Hector" comincia
ad accelerare (io al solito mi domando ma non gli toglie l'esca
dalla bocca?) - Juan questa volta mi frega e prende prima lui
la canna, io mi ero fermato a indossare il giubbetto e come suo
uso avrà ferrato forse 6 o 7 volte mentre la barca filava
almeno a 15 nodi.
In tanto la cicalina non si fermava, lui insite e mi dice di
mettermi seduto che lo sente strano, ubbidisco anche perchè
non avevo fatto in tempo a mettermi la cintura "quella seria"
per lavorarlo in stand up.
Comincio così a recuperare, devo dire che inizialmente
mi sembrava facile e non pensavo sicuramente ad un grosso Marlin,
ma all'improvviso a 30 metri circa dalla barca o forse 40, lo
vedo uscire dall'acqua; era un blu Marlin non il solito striped
Marlin.
Pur non avendolo mai visto prima ho capito subito che non poteva
essere che lui era veramente grande non potevo credere che avessi
fra le mani una bestia del genere del peso stimato intorno ai
300 kg.
Hector ha cominciato ad urlare "the big one"
"the big one" pensavo scherzasse ma rivedendolo
saltare una seconda volta capivo che era veramente grande, non
vi dico la faccia di Juan e a quel punto penso "col cavolo
che scendo dalla sedia" e comincio a recuperare lenza anche
agevolato dal Marlin che viene incontro a noi spostandosi di fianco
alla murata sinistra, Juan mi gira la sedia immediatamente.
Per fortuna questo aveva mangiato sulla canna che aveva dimensioni
accettabili per la misura del pesce era una 50 libbre con un mulinello
50 libbre.
( Continua
)
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