IL Dorado
Il giorno dopo esco con una barca più piccola il "Dona
Pas" un piccolo 26 vecchiotto con due simpatici pescatori
Felipe con due bei denti d'argento (credo che in Messico faccia
molto figo avere i denti di materiale prezioso ben evidenti),
e Ramon un simpatico sergente Garçia con un bel Marlin
tatuato sul braccio e tanta pancia dovuta alla birra.
Quel giorno non avevo previsto di pescare ma, dopo aver visto
tanto pesce sono voluto andare per mare pur sapendo che l'oceano
non aveva le fattezze del mio tirreno. Il giorno prima appena
usciti, mentre cominciavamo a star male, avevo visto foche, una
bellissima tartaruga, due balene a 20 metri dalla barca e delfini
"quanti ne volete" ogni tanto incrociavamo una barca
che stava combattendo il Marlin. Ho visto anche una Manta saltare,
sembrava un foglio di carta che gira portata dal vento.
Andiamo fuori per circa 22 miglia alla secca di San Jamie
stavo ancora male, avevo anche mal di gola, a Cabo San Lucas pur
essendo circa 25 o 27 gradi di giorno, la sera si sta con il giubbotto
e io ero rimasto un po' leggero.
Per evitare la nausea mi sono messo a dormire sicuro di essere
svegliato dal rumore del cicalino e all'improvviso lo sento alla
mia destra, mi alzo e evito che mi prendano la canna per la ferrata
e recupero un bel Dorado che però non ha combattuto molto.
Il dorado non viene rilasciato, considerate che a Cabo ogni albergo
ha celle frigorifere a disposizione dei clienti, le cucine sono
a vostra disposizione; per la preparazione del pescato vi fanno
anche il sushi e il sashimi vi cucinano tutto come volete voi,
come anche nei ristoranti della città.
Decidiamo di rientrare trainando a Marlin ma senza fortuna e questa
foto è il ricordo della giornata.
( Continua
)
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