Prima giornata di pesca
Si esce e incontro l'Oceano Pacifico, bello e maestoso dopo un
ora capisco cosa è l'Oceano; io non soffro il mal di mare,
ma l'oceano non fa per me, comincio a sentirmi male, mentre trainiamo
a circa 10 nodi con 4 canne fuori e con esche di dimensioni notevoli
di colore nero, porpora e gialle.
Le onde sono muri si scende e si sale e si comincia a star male.
Alle 9.00 dietrofront mio figlio Gaetano di 11 anni da
forfait, non solo lui. In porto infatti il capitano "Hector"
molla il comando ad un altro capitano, anche lui si è sentito
male (heheheheh) la cosa mi rincuora, mal comune mezzo gaudio.
Ripartiamo con il nuovo capitano e si ricomincia a trainare.
Alle 12.35 mentre ero sul fly a circa 3 miglia dalla costa (non
ho mai capito la profondità loro sostenevano ci fosse un
reef ma l'eco segnava circa 640 piedi "chiamala secca"),
il capitano comincia ad urlare "Marlino Marlino"
io non vedo nulla e non so che fare, il mate Juan scende dal Fly
e prende una 30 libbre con il mulinello più schifoso, un
amo, forse del 5 che io generalmente uso per le ricciole, lo mette
nel naso di un maccarello vivo e lo lancia sulla scia della barca
dove gli indica il capitano.
Ma continuo a non vedere nulla
poi all'improvviso a 15
metri dalla barca a poppa vedo il mio primo Marlin, è bellissimo
veloce e mostra la sua pinna dorsale.
Guardo la canna che ha in mano Juan e la vedo flettere, lui ferra
e il capitano accelera, penso subito ma che fa?
Ora gli toglie l'esca dalla bocca!
Juan ferra una, due, tre, forse cinque volte, trattandomi come
il classico turista mi dice di sedermi e mi mette la canna in
mano (mi son sentito un po' cretino però in quell'occasione
sul serio non sapevo che fare).
Non mi perdo d'animo e inizio in sedia, un po' scomodo, a recuperare
chiedendo a loro cosa fosse quella grossa schiumata alla nostra
sinistra (indovinate? era il mio Marlin), stendiamo un velo pietoso.
Chiedo se devo recuperare o se devo assecondare la prima fuga
e fino a che punto potevo contrastare le eventuali altre fughe,
non capiscono le mie domande o forse io non mi sono spiegato bene,
però capisco che urlano "reel, reel, reel", dovevo
recuperare e basta.
Mi sento un po' scemo (in più ho la nausea) decido di
cambiare atteggiamento e chiedo a Juan di entrare e portare fuori
la mia borsa, nella quale avevo riposto la mia attrezzatura da
pesca; mi infilo così il giubbetto, la cintura e scendo
da quella cavolo di sedia e gli faccio vedere anche a loro come
combatte uno che è abituato a fare i tonni in stand up
(presuntuoso ma è quello che ho pensato in quel momento).
E così finalmente la musica cambia riprendo le sembianze
di un pescatore quasi esperto ed il Marlin, che è un bel
combattente, dopo 25 minuti circa era sottobordo che ancora tentava
qualche fuga ogni volta che si avvicinava alla barca.
E' un bel Marlin e chiedono insistentemente se voglio rilasciarlo,
era l'unica cosa che li preoccupasse, io acconsento ma prima voglio
la foto quindi dobbiamo essere veloci e pertanto poco precisi
nelle fotografie (ecco la foto in alto pagina) del mio
primo Marlin.
Una volta liberato si continua a trainare, erano le 13.30 circa
stavo ripassando nella mia mente le immagini e le cose fatte durante
il combattimento con lo sguardo verso l'orizzonte e vedo una schiumata
verso prua era un altro Marlin, o Marlino come lo chiamano loro,
ci avviciniamo di corsa ed eccolo adesso lo vedo meglio.
Juan mi precede avrei voluto provare io a lanciare e provare
a ferrare ma forse è stato meglio così mi giro mi
piego sulla murata e comincio a liberarmi dalla nausea, con un
occhio guardo cosa fa Juan, sta per riferrare e io urlo No! No!
adesso non posso (non credevo mai poter dire e fare una cosa del
genere) mai dire mai!
"Torniamo in porto per me oggi è finita" ero
felice soddisfatto un pò malconcio ma felice finalmente
avevo incrociato la lenza con un Marlin !!!!
( Continua
)
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