Infatti..........
Qualche minuto dopo il cambio delle esche, un rumore a
noi ben noto, ci risveglia di colpo e l'eccitazione sale
alle stelle, passiamo da uno stato di torpore ad uno stato
da infarto. E' la canna con l'esca a 30 metri ad aver ragione
di se. Sappiamo cosa fare, le canne sono tutte in acqua
e quindi perdiamo un po' di tempo nel recuperarle, il motore
é già acceso.
Pino si é portato la canna a prua ed é già
pronto per recuperare il filo che sta uscendo senza sosta;
ci sollecita a finire con le canne, eccoci, pronti, Coffy
dopo aver sganciato la cima dell'ancora dalla barca comincia
a seguire il filo, mentre io, finisco di recuperare l'ultima
canna. In quegli interminabili istanti il pesce si é
preso via una gran quantità di filo e Pino ce lo
fa presente incitando Coffy a procedere con la barca verso
il pesce.
Coffy lo fa ma senza fretta, vuole continuare a far sentire
la trazione al pesce così da non dargli riposo.
Recuperati alcune centinaia di metri, Pino é "finalmente"
tranquillo e comincia a pompare con costanza prendendo metro
su metro. Coffy chiede un cambio alla canna per alcune foto
e per rendersi conto di che pesce hanno a che fare; Pino
non ne vuole sapere e dopo qualche battibecco la canna se
ne sta per andare in acqua. Letteralmente in acqua. Intervengo
per calmare gli animi, Pino é troppo eccitato dal
combattimento e non ne vuole sapere del cambio, ma finalmente
si ridimensiona e lascia a Coffy il pesce per le foto di
rito.
Ma eccoci nuovamente al pesce. La canna, una trenta libbre
con filo del 50, mostra tutte le sue caratteristiche nel
piegarsi e ritornare in posizione aiutando l'angler nella
fase di pompaggio.
Passano circa 25 minuti dall'inizio del combattimento
ed il pesce con la sua stupenda livrea argentea comincia
ad intravvedersi nel blu del mare. E' bellino, deve essere
fra i 50 e i 60 Kg; pian piano cede e inizia a fare alcuni
giri intorno sotto la superficie, giri sempre più
stretti per il recupero del filo e alla fine Coffy assesta
il colpo assicurandosi il pesce.
Avevamo infatti precedentemente deciso che il primo sarebbe
stato preso mentre i successivi li avremo liberati. E' grande
gioia, qualche grido ed abbraccio per le congratulazioni,
le foto e l'annuncio alla radio dell'avvenuta cattura per
il Peter Pan II°.
Subito qualcuno risponde congratulandosi. Vista che l'ora
é tarda e dobbiamo pulire il pesce, decidiamo di
rientrare al più presto. Imbarchiamo il pesce di
fretta, e sistemate le canne, frettolosamente appoggiate
in cabina, ci mettiamo in vela per il rientro.
Non vogliamo infatti far scaldare eccessivamente la carne
del tonno e quindi salutiamo gli equipaggi che continuano
a rimanere in pesca e via di corsa in porto.
Siamo soddisfatti e molto contenti, la stanchezza non
si avverte più, il Peter
Pan II° ha colpito ancora, l'ennesima volta in un
anno molto buono per lui, che ha visto anche la vittoria
al Trofeo Vivere il Mare
di Ostia e la selettiva per il campionato nazionale
2002.
(galleria
fotografica)
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