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La pesca del Tonno in DriftingDrifting in tirreno: Ostia Lido




Elenco programmi e risultati delle principali gare di pesca d'altura per l'anno in corso.

 

Drifting al Tonno nel tirreno, Ostia Lido.

 

21 Agosto 2001




Siti delle barche con gli equipaggi e i racconti delle loro avventure in mare

 

 



Racconti ed immagini di alcune catture segnalateci per l'anno in corso.








NEWS

Drifting al tonno in Tirreno

Ormai siamo sul posto, un'occhiata al GPS e all'Ecoscandaglio, é ora, cominciamo a fare la strisciata a base di sarde precedentamente tagliate, la strisciata é breve, neanche mezzo miglio. Nella zona in cui ci fermiamo, c'é qualche altro equipaggio, barche e non mancano i gommoni, ma non ci sembra una cosa esagerata.

Ci siamo, giù l'ancora, il fondale é di poco inferiore ai 100 metri. Ma la zona é già collaudata e Coffy non ci ha ancora bucato un'uscita. Non essendo padrone della barca e delle attrezzature contenute, mi faccio da parte e continuo la mia opera di pasturazione. Coffy e Pino preparano le canne e cominciano a filarle in acqua; la barca infatti si é già assestata.

Sono circa le 9,15 del mattino e nonostante il sole non sia ancora molto alto, l'acqua mi appare di un blu intenso e per me, abituato alle acque dell'adriatico, é come un sogno, uno spettacolo irreale; mi vien voglia di berne un po'.

I gabbiani che ci hanno seguito durante la strisciata iniziale, approffitando di qualche pezzetto di sarda rimasta a galle, ora si sono calmati e riposano sull'acqua poco distanti da noi e aspettano, loro lo sanno bene cosa; che prima o poi ci sarà qualche sarda anche per loro.

Ormai siamo in perfetto assetto di pesca, manca solo di filare la canna al volo, mentre le altre pescano già a 40 metri, 30 e 20 metri di profondità.

Il mare é calmo, la corrente é della giusta intensità, il tanto da permettere alla pastura di disperdersi uniformemente e con la giusta inclinazione a scendere verso il fondo. Gli innesci della sarda sono il classico con il pesce a pancia in su, mentre per quelle in profondità viene effettuato un ciuffo di 3 sarde innescate per gli occhi ed una T con due sarde.

In realtà inneschiamo alcune sarde più grosse tenute da parte, anzi più che sarde classiche, sono delle alacce di un bel colore vivace. Tutte le canne hanno il terminale costituito da una doppiatura della lenza madre ed un terminale in fluorocarbon dello 0,83 mm.

Siamo desiderosi di confrontarci subito con il tonno, ma passano subito alcune ore senza nulla in vista e il morale, cotto anche dal sole alto, comincia ad affievolirsi.

Cambio delle esche, ma vista la leggera corrente, queste tornano su belle intatte, ma per scaramanzia, le cambiamo ugualmente.

Ci guardiamo in faccia, e al volo, capiamo che é ora di mettere qualcosa sotto i denti, visto che anche gli equipaggi intorno sono inattivi al momento é meglio approffitarne ora.

Siamo ormai all'estremo, ci siamo raccontati le avventure passate e più sensazionali, siamo ormai a corto di tutto, anche quasi di pastura. Nonostante le canne siano ben posizionale, la pastura fine é perfetta, quella con le sarde intere viene variata in quantità e tempi diversi, ma ancora nulla. Basta, bisogna cambiare qualcosa, sono ormai le 14.00 e non é possibile! Decidiamo quindi di invertire esche e pastura. Sfiliamo le alacce dagli ami e le mettiamo nel trituratore, mentre nelle canne inneschiamo alcune delle sarde più grosse e ancora ben conservate in mezzo a quelle della pastura.

Ormai non ci pensiamo più al tonno, siamo quasi rassegnati e dopo il cambio predetto, ci rimettiamo a chiacchierare, rilassati e seduti sotto la poca ombra presente in barca.

Ma pochi istanti dopo........

(seguente)


Drifting Tirreno

Premessa

In pesca ancorati

Il tonno finalmente

GALLERIA FOTO

 

15 Febbraio - 2002 (Powered by Net Tuna)

 

Pino, passate le fasi iniziali del combattimento, comincia a pompare.