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Indice Tunacup, CompetizioniLA SFIDA 2004




Elenco programmi e risultati delle principali gare di pesca d'altura per l'anno in corso.


LA SFIDA 2005

"Massimo De Nardis"

 

C.N. Sambenedettese




I siti delle barche con gli equipaggi e i racconti delle loro avventure in mare


Racconti ed immagini di alcune catture segnalateci per l'anno in corso.

La SFIDA 2005

 

MEMORIAL "MASSIMO DE NARDIS"
CHALLENGE INTERNAZIONALE A SQUADRE

(Circolo Nautico Sambenedettese)

 

 

LE ORIGINI
Quella di Giacomo Forti, all'inizio fu solo un'idea per pensare ad una manifestazione di pesca sportiva che si distinguesse dalle altre per tecnica e strategia di gara ed i presupposti c'erano, incitata anche dalle forze nuove che al Circolo Nautico Sambenedettese pretendevano spazi nuovi per crescere. Poi la tragica scomparsa di Massimo De Nardis, amico, ineguagliabile pescatore sportivo e uomo di mare, portò al Circolo Nautico i suoi più cari amici di Ascoli Piceno che per ricordarlo, proposero il matrimonio tra la letteratura e la cultura marinara che Massimo amava da sempre con la neonata gara di pesca sportiva.

Nasceva così La Sfida, Memorial Massimo De Nardis, Challenge a squadre di pesca in Drifting e Traina d'altura, una manifestazione che ha inizio ogni anno nel momento in cui termina l'edizione in corso. Si, perché l'interesse, volto a trasmettere l'amore per il mare ai giovani, propone ogni anno il concorso letterario "Per un racconto di Mare" che impegna i piccoli scrittori tutto l'inverno per poi ritrovarsi al momento topico dei tre giorni di gara e premiazioni che a settembre popola con centinaia di visitatori e curiosi il Moletto Parasabbia Tiziano, sede del rinnovato circolo Nautico Sambenedettese, tra attrezzatissimi fisherman, canne e mulinelli rotanti, artificiali d'ogni foggia e colore, punzoni, regolamenti e note integrative.

 

LA SFIDA 2005
16-17-18 settembre 2005, 22 equipaggi, 11 squadre, 69 Alalunghe, peso medio Kg. 10, sono questi i numeri di "La SFIDA Duemilacinque", V Memorial Massimo De Nardis, Challenge Internazionale a squadre di pesca d'altura in Drifting e Traina d'Altura che anche quest'anno si è svolto a San Benedetto del Tronto, contestualmente alla premiazione del Concorso Letterario "Per un racconto di mare".
Valida per la qualificazione al ROLEX IGFA 2006 e per la selezione al circuito ISMC 2006 oltre che per il campionato Italiano di specialità, la formula è ormai collaudata ed impegna l'organizzazione del C.N.S. tutto l'anno per il connubio tra cultura-letteratura di mare e la gara di pesca che può contare sulle "Fosse", gli ultimi spazi di mare dell'Adriatico che ancora regalano emozioni ai pescasportivi.
BIG GAME ITALIA, F.I.P.S.A.S., I.G.F.A. e I.S.M.C., sono i prestigiosi collaboratori su cui oggi l'organizzazione può contare con fiducia ed orgoglio per gli sviluppi che la manifestazione sta maturando di anno in anno.
Le maggiori difficoltà organizzative sono conseguenza della grande distanza dalla costa del campo gara che impone il ricorso ad imbarcazioni sicure e che garantiscono una autonomia di almeno 150 miglia ed una comodità tale da consentire agli equipaggi di affrontare per due giornate consecutive una così lunga navigazione che, nel caso di mare un po' formato, mette a dura prova i concorrenti. In merito, il Big Game Italia risponde ogni anno con un nutrito parco barche per la navigazione d'altura assicurando lo spettacolo in banchina ed un tabellone ricco di squadre.
Chiaramente anche gli sponsor garantiscono la buona riuscita di una manifestazione così importante.

 

I VINCITORI
Quest'anno, a rappresentare in Messico il Circolo Nautico Sambenedettese nel nome di Massimo De Nardis sarà un equipaggio di tutto rispetto con i nomi più importanti della pesca d'altura Italiana. E' stata infatti la squadra del Circolo Nautico Sambenedettese formata dal "MACON V" di Claudio Camera Roda con Sandro Baldoni, Filippo Rossi e Giovanni Mancini e dal "MICHI III" di Glauco Micheli con Michele Nodari e Sergio De Tommasis ad aggiudicarsi il primo posto della "Sfida 2005" ed il premio più consistente con destinazione Cabo San Lucas per il Rolex I.G.F.A. oltre ad un piatto d'argento donato dai fratelli di Massimo De Nardis ed al Trofeo Challenge La Sfida realizzato dall'artista Mimì Riga.
Seconda classificata la squadra del Club Nautico di Rimini con "PIN UP" di Nevio Mondaini con Paolo Bezzi e Gabriele Pace che ha gareggiato con "LAMBRUSCO DOC" di Antonio Martelli con Davide Martelli, Federico Galli e Cinzia Pironi, andrà invece in Sudafrica a Sodwana Bay per sette giorni per un viaggio di pesca totale.
Terzo gradino del podio per un'altra squadra del CNS con "ECCOCI" di Giacomo Voltattorni con Giulio Urbani, Angelo Crescenzi e Giovanni Acciarri che ha fatto coppia con "SISINA" di Peppe e Luca Filiaggi insieme a Gianni Medori e Paolo Spinelli che trascorreranno una settimana in Sicilia nel centro Agrituristico "Vendicari" della tenuta Arangio.
Per le tre squadre classificate, una coppia di fantastiche canne da pesca artigianali realizzate dal maestro artigiano Franco Luciani di Porto San Giorgio ed un trofeo messo in palio dal Big Game Italia.

 

LA FORMULA DI GARA
L'idea, nata cinque anni orsono a San Benedetto del Tronto, ha avuto da subito il consenso e l'interesse del Big Game Italia che ha fiutato l'opportunità per dimostrare la sua consolidata capacità organizzativa mettendo a disposizione personale, imbarcazioni ed equipaggi per garantire una grande festa del mare, che attraversa l'oceano fino in Messico a Cabo San Lucas per l'ormai consueto Rolex IGFA portando il nome del caro Massimo De Nardis.
La formula della competizione che si svolge in due giornate, una in Drifting al Tonno Rosso gigante ed una in Traina d'Altura alle Alalunghe, prevede come sempre la partecipazione di squadre distinte per Club e formate ognuna da due equipaggi il cui punteggio è cumulato per la classifica finale.
Il punteggio di ogni equipaggio nelle singole specialità, forma poi la classifica della seconda selezione per la finale del Campionato Italiano F.I.P.S.A.S.
Le differenti tecniche di pesca, le prede insidiate, le strategie di gara a squadra per Club e la distanza dalla costa del campo di gara, costringono gli equipaggi ad un grande impegno fisico ma costituiscono l'anima della competizione e le condizioni imprescindibili per garantire il sempre più crescente interesse che gli equipaggi ed i Club dimostrano verso l'evento sportivo che è capostipite delle manifestazioni così organizzate in Italia.
L'internazionalità della manifestazione è stata sempre garantita dalla partecipazione degli equipaggi Senegalesi, Sudafricani e Tedeschi.
Delle prime quattro edizioni, una è stata vinta dalla squadra Senegalese gemellata con il C.P.A. Catania, le altre tre dalle squadre del Club Nautico di Rimini che di conseguenza di è aggiudicato il Trofeo Challenge, una magnifica opera realizzata dal maestro Mimi Riga.

 

QUEST'ANNO SOLO ALALUNGHE
Quest'anno, le avverse previsioni meteorologiche e la drammatica mancanza del Tonno Rosso, peraltro testimoniata nelle settimane precedenti dai numerosi equipaggi tornati spesso a mani vuote, hanno consigliato lo svolgimento del primo giorno di gara in Traina d'Altura alle Alalunghe, sperando in un improbabile mutamento delle condizioni meteo per la seconda giornata da dedicare al Drifting.
Un attento esame del campo di gara, informazioni assunte dagli abitudinari della mitica "fossa" o più semplicemente un inseguimento agli equipaggi più blasonati e via verso la zona di pesca all'Alalunga che anche quest'anno era purtroppo chiaramente delimitata e protetta dalle troppe Tonnare con le Gabbie Fattoria al seguito.

Le attrezzature ormai prevalenti utilizzate dagli equipaggi sono state le 8 libbre, armate con terminali corti e minnows, poche le piume ed i Kona che, con il singolo amo rendono i combattimenti più incerti e troppo lunghi per una gara, in particolar modo quando gli strike sono frequenti e non c'è tempo da perdere per rimettersi in pesca dopo un combattimento. Quest'anno, le mangianze non erano visibili, anche a causa delle condizioni del mare che risentiva di uno Scirocco in costante rinforzo pertanto gli strike si sono avuti tutti senza preavviso. Il maggior numero di strike si è avuto a breve distanza dalla barca ed in superficie; emozionanti scariche di adrenalina sono state garantite dai frequenti strike multipli che hanno impegnato non poco l'affiatamento degli equipaggi nel pozzetto.
Purtroppo, la seconda giornata di pesca è stata annullata a causa delle pessime condizioni meteorologiche previste per Domenica ragion per cui gli equipaggi più quotati nella competizione a Drifting al Tonno Rosso, sono rimasti delusi per la mancata occasione di tentare una sperata rimonta.

 

LA TECNICA
Nella traina d'altura all'Alalunga con l'uso della lenza da 8 lb, occorrono attrezzature altamente affidabili e senza compromessi, l'azione di pesca si svolge prevalentemente con un primo assecondamento della fuga dopo lo strike ed il successivo recupero della lenza che, a seconda dell'energia del pesce e della posizione del minnow nel suo apparato boccale, può durare mediamente da tre a dieci minuti, salvo casi particolari che impongono tempi superiori. Gli altri tentativi di fuga del pesce, devono essere attentamente controllati, più che con la frizione, con la sensibilità del dito sulla lenza ed il massimo autocontrollo dell'angler che spesso, nella fossa, ha a che fare con Alalunghe prossime ai Kg. 15.
La frequenza degli strike ed i combattimenti con questo fantastico pesce, effettuati con attrezzature "light" garantiscono giornate di pesca uniche ed indimenticabili.


VALORIZZARE L'ETICA SPORTIVA
E' l'imperativo della manifestazione ed uno dei motivi per cui, il BIG GAME ITALIA si dedica interamente alla Sfida con le sue forze organizzative e logistiche.
Non si deve sottovalutare, infatti, che nella Sfida ed in tutte le atre gare organizzate dal Big Game Italia, è tassativamente vietata la cattura della Verdesca. Per lo squalo volpe, per il tonno rosso ed il pesce spada, nelle gare a drifting vige un sistema di punteggio che ne incentiva il rilascio e, riguardo alle attrezzature, si ripropongono tutti i limiti sportivi imposti dalle regole internazionali dell'I.G.F.A.
La consolidata sportività dimostrata dagli equipaggi, ha in ogni modo sollevato i "pionieri" Direttori di Gara Giorgio Di Stefano e Beppe Viola, dai lavori extra degli anni passati. Come dire, noi pescatori sportivi abbiamo fatto e continuiamo a fare la nostra parte lottando per quanto possibile alla tutela degli stock ittici ma contro i prelievi indiscriminati della pesca professionale è una lotta impari che oramai rende inevitabile l'intervento della comunità internazionale.

 

 

La SFIDA 2005

Resoconto

1° Classificato

2° Classificato

 

19 Novembre - 2005 (Powered by Net Tuna)