La pesca a rufianare
La pesca sportiva della seppia non adotta particolari tecniche
e spesso utilizza mezzi simili a quelli utilizzati per la
pesca ad altri cefalopodi come i calamari.
Dimentichiamoci quella molto poco sportiva come il tirar
su le nasse dei pescatori che, anche se redditizia, ci sembra
alquanto scorretta nei confronti di chi del mare e dei suoi
frutti ci vive.
Una tecnica usata in passato e oggi ormai quasi dimenticata
è quella che consiste nel trainare un soggetto femmina
viva che, in quanto ad attirare i maschi, offre ottimi risultati.
Il primo passo e non semplice e quello di reperire alcune
seppie vive. Conoscere un pescatore professionista è
sicuramente un punto a favore, ma con un po di faccia tosta,
li si può seguire quando raccolgono le nasse e chiedergli
di venderci una o più femmine, da loro di più
facile individuazione.
Ma come riconoscere un soggetto femmina???
Le teorie sono diverse ma la pratica è sicuramente
la più efficace, cioè se con il soggetto trainato
allo scarroccio, non da risultati è bene sostituirlo
con un altro a caratteristiche morfologiche differenti.
Ma il tempo ci è avaro e allora cerchiamo insieme
di individuare i caratteri somatici che ci permettono un
immediato, anche se non certo, riconoscimento.
La femmina nel periodo riproduttivo ha una massa viscerale
maggiore rispetto al maschio ovviamente a parità
di dimensioni esterne.
Alcuni dicono la presenza di macchie di color rosa nel ventre
della femmina oppure la colorazione striata del dorso nel
maschio uniforme invece nella femmina; una cosa però
è certa, non sempre è così semplice
individuarne il sesso.
La femmina ha dimensioni più grosse rispetto al
maschio, che rimane più piccolo, chiaro, mentre la
femmina ha spesso un colore più scuro e striature
chiare.
La seppia femmina viene così trainata, se così
si può dire, in quanto è la sola forza della
corrente o l'uso di remi a sospingere la barca., per mezzo
di una lenza con amo al termine e conficcato nel corpo dalla
parte opposta ai tentacoli.
La presenza del maschio, che si unisce alla femmina per
l'accoppiamento, viene avvertita da un leggero appesantimento
sulla lenza; è questo il momento di recuperare lentamente
per guadinarle successivamente entrambi. La cosa migliore
è di riporli in un secchio con acqua per evitare
che eventuali schizzi d'inchiostro sporchino la barca o
vestiti.
La femmina viene impiegata più volte ma è
sempre bene averne a disposizione più di una per
poter rimanere in pesca più a lungo.
La tecnica di pesca
della Seppia
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