Morfologia e abitudini della Seppia
Sepia officinalis, questo è il nome scientifico
della più comune seppia che troviamo nei nostri mari
italiani.
E' un animale bentonico che si alimenta e vive dove trova
le sue prede, in pratica nel fondale.
Ma di cosa si ciba? Essenzialmente piccoli crostacei come
granchi e gamberi e pesci di piccole dimensioni
E' un'animale dotato di buone capacità natatorie,
molto vorace e quindi con accrescimento molto rapido. E'dotato
di una sorta di soffione che gli consente di compiere movimenti
brevi ma rapidi che associati all'epulsione dell'inchiostro
gli permettono di sfuggire ai predatori più grossi.
Di giorno solitamente rimane semi nascosta nella sabbia
del fondale, mentre di notte si fa più attiva e pascola
alla ricerca del cibo, ma che a sua volta lo diviene per
predatori come lo squalo, dentici, cernie, ricciole ecc..
In primavera la seppia, dopo aver trascorso l'inverno nelle
acque profonde, risale fino arrivare in prossimità
delle coste. Aprile e maggio sono i mesi in cui avviene
l'accoppiamento e la deposizione delle uova.; è quindi
facile trovarle in gran numero e poterne pescare diversi
esemplari, molto graditi in cucina in abbinamento ai piselli.
È con l'arrivo dell'autunno che la seppia riprende
la sua fase di migrazione verso acque più profonde
e a temperatura costante.
Morfologia
Il famoso osso di seppia, con cui molti hanno giocato da
piccoli, altro non è che una struttura calcarea,
che serve a dare rigidità al corpo della seppia,
corpo a forma di sacco esterno con all'interno contenuti
i propri organi vitali.
La seppia nel capo ha due grossi occhi e dieci appendici
di cui 8 corti e due lunghi e retrattili che l'animale utilizza
per catturare le sue prede. Le otto appendici e i tentacoli
sono ricoperti di ventose mentre la bocca è munita
di un becco scuro composto da due elementi.
Dalla parte della testa vi è una sorta d'imbuto che
la seppia utilizza per espellere con potenza l'acqua contenuta
al suo interno e che gli consente di compiere degli spostamenti
rapidi, utilizzati il più delle volte per sfuggire
ad un aggressore.
La seppia possiede nella sua pelle particolari cellule,
i cosiddetti cromatofori, che gli permettono di assumere
diverse colorazioni a seconda dell'ambiente in cui si trova
e delle condizioni esterne che la sollecitano. E' quindi
capace di mimetizzarsi in maniera quasi perfetta e di cambiare
colore anche nel giro di pochi attimi.
L'accoppiamento
Il maschio è dotato di un "braccio" modificato
con il quale trasferisce nel corpo della femmina delle sacche
contenenti le proprie cellule seminali.
Le uova una volta fecondate, da qualche centinaia a qualche
migliaia, vengono deposte a grappoli su degli appoggi solidi
quali scogliere, gorgonie; un appiglio dove possano rimanere
fisse ed essere contemporaneamente ossigenate dal ricambio
di corrente.
A seconda della temperatura dell'acqua, che trova il suo
ottimo fra 15 e i 20 ° C, dopo circa 1 o 3 mesi, dalle
uova si originano le seppioline, la cui lunghezza alla nascita
non raggiunge il centimetro di lunghezza.
Un secondo accoppiamento avviene in autunno a cui però
partecipano individui arrivati in momenti successivi la
primavera. Di solito è in primavera che si ha la
fase riproduttiva principale.
La pesca della seppia
a rufianare
|