Vi raccontiamo con testo ed alcune foto, come sia possibile e
semplice tagliare il tonno, in poche parole "macellarlo",
per ottenere dei pezzi da surgelare, regalare o mangiare nel giro
di pochi giorni.
Molti l'avranno già fatto, altri l'avranno sentito dire,
noi ve lo raccontiamo con delle foto scattate mentre il nostro
amico Italo, nome d'arte coffy o coffarolo, effettuava la preparazione
del pesce.
Italo è stato in diverse parti del mondo, per ovvie ragioni
di lavoro, e quando si é recato a Tokio, non si é
fatto sfuggire una scappatina al mercato del pesce, dove ha potuto
osservare come i giapponesi macellano i tonni provenienti da ogni
parte del mondo.
Le foto vi sembreranno, anzi sono sicuramente un po' sanguinolente,
ma che dire degli animali che ogni giorno trovano la loro fine
al macello???
Le foto che vedrete sono di un tonno del peso fra i 60 - 70 Kg,
quindi di facile gestione e lavorazioe. Altro discorso andrebbe
fatto con i giganti dell'adriatico, ma la tecnica rimarrebbe uguale.
Il pesce é stato allamato ne mare di Ostia alle 14.15
del 21 agosto 2001; alle tre del pomeriggio é terminato
il combattimento ed una volta messo in barca il pesce é
stato portato immediatamente a terra per la preparazione ma anche
perché i pescatori avevano finito l'acqua potabile e fresca
da un po' di tempo.
Era infatti metà pomeriggio ed il rientro affrettato
non avrebbe rovinato la giornata di pesca.
Nel caso in cui il tonno venga pescato nelle prime ore della
mattinata e dovendo protrarre l'uscita di pesca per altre oltre
allora é bene perlomeno dissanguarlo e sviscerarlo in attesa
del rientro. Queste due operazione ci permetteranno, di mantenere
e conservare il tonno in uno stato decente fino al rientro in
porto.
E' bene dissanguare il pesce al di fuori della barca, sulla plancetta
di poppa, per evitare che nel lavare il sangue del pesce versato
all'interno dell'imbarcazione, questo entri insieme all'acqua
delle secchiate nella sentina della barca.
Li per li non ve ne accorgete, ma anche dopo un giorno il malodore
sarà il fedele compagno della vostra barca.
Se invece avete paura di Willy (squalo bianco) allora non fate
niente di tutto ciò in barca ed affrettatevi a tornare
in terra.
|