Mentre cercavo di recuperare l'aguglia, ho subito notato il peso
più grosso del calamaro (squid) attaccato ad essa cosi'
voracemente da far sì che l'aguglia potesse essere issata
sulla barca senza usare il guadino. Nel giro di un'ora avevamo
preso tanti altri calamari ma nonostante la pastura, le aguglie
ed i calamari, dei Kingies nemmeno l'ombra.
Sapevamo come i calamari vivi possano essere una ottima esca
per i (Kingfish) ma a noi i calamari piacciono troppo per usarli
come esche vive, così, se i Kingies avevano fame dovevano
mangiare le aguglie. Tra l'altro l'abbondanza sia di calamari
che di aguglie ci confermava l'assenza dei Kingies dalla zona.
Verso mezzogiorno il vento era notevolmente calato ed una telefonata
a Terry dell'ufficio meteorologico ci fece prendere in considerazione
la possibilità di allontanarci dalla costa per raggiungere
il versante Nord di Kangaroo Island.
Questa zona é ricca di un fondale misto corallifero e
limaccioso che ha sempre offerto grandi quantità di King
George whiting (pesce unicamente presente in Australia e dalle
fantastiche doti edibili), Snapper (Dentici corazzieri) e Aragoste
e con dei confortanti dati di marea il giorno prima la tentazione
era troppo forte.
Una rapida occhiata al GPS ci rivelò che ci avremmo messo
circa 30 minuti (andando molto veloce) e anche se Terry ci aveva
detto che avremmo avuto 2 ore di pausa prima che un rapido peggioramento
del tempo ci colpisse ancora, decidemmo di andarci lo stesso.
Vince fece un lavoro meraviglioso nell'innescare i pesci di scoglio
che avevo preso mentre pescava le aguglie, questo durante lo spostamento
in condizioni di mare ancora mosso. Una volta là, i 2 metri
di mare ci rendevano la vita impossibile visto che dovevamo localizzare
dei tagli di 1 o 2 metri in una profondità di 33 metri
e persino il fantastico X16 aveva grosse difficoltà.
Ho puntato subito verso il più grande. Circa 2 metri a
35 metri di profondità. Una volta trovato e localizzato,
é bastato solo buttare il pot e metterlo proprio lì,
ritirandolo dentro al taglio. Il secondo taglio non era facile
da localizzare. Sapevo che doveva essere vicino ma trovare un
taglio di un metro in un mare con onde da 2 metri ed una profondità
di 33 metri da una barca lunga poco meno di 30 piedi, non é
mai cosa facile.
Fortunatamente eravamo arrivati al cambio di marea e quindi ho
potuto sfruttare la presenza del "colore" (attività
di pesce sull'ecoscandaglio). Ricordando le parole di Terry, la
fretta era molta per cui questa seconda nassa la lasciammo li'
dove era caduta senza ulteriore posizionamento e decidemmo di
puntare immediatamente verso la protezione della penisola.
Solo in un'altra occasione, nella mia esperienza di pesca in
Sud Australia, ho perso l'opportunità di pescare in questa
zona ed é stato quando sono partito da North Heaven col
mio maestro Bill e il mio amico orologiaio Grant puntando verso
KI per una uscita di due giorni.
Non posso dimenticare le parole di Tim March quando ci vide
lanciare la barca al CYC e sentii che eravamo diretti 72 miglie
marine più a sud verso Emu Bay: "Sicuramente il whiting
non costa tanto da giustificare un'uscita in queste condizioni
meteo!!!". Ma io non potevo certo rifiutare una lezione del
Proffessor Bill. E quando Bill dice che si va, si va e non si
discute.
Bill é uno dei migliori skipper di catamarano del mondo.
Non potrò mai scordare quel giorno in cui prima di uscire
in barca, e parlando con Bill, il quale ha solo posseduto catamarani
per più di 30 anni, dopo avergli chiesto se avesse insegnato
a me e a mio fratello come usarlo, mi chiese:" Da quanto
tempo guidi una barca monocarena?" e dopo aver saputo che
erano solo 6 mesi, ha detto: "Grazie a Dio, perché
é quasi impossibile insegnare a qualcuno con tanta esperienza
di monocarene ad usare un catamarano a motore in modo giusto".
É stato solo vedendo Bill guidarlo con un vento di sud-est
a 25-30 nodi, con piena marea calante, da Adelaide a Emu Bay,
che chiunque si convincerebbe di quanto buone siano queste imbarcazioni
in pessime condizioni di mare. Comunque torniamo all'uscita. Invece
di puntare contro il vento abbiamo deciso di dirigerci verso Rapid
Bay e quindi verso sud a CJ. Ciò avrebbe reso la traversata,
nonostante il mare mosso, più breve e ci avrebbe dato la
possibilità di riprovare per dei Kingies in acque calme.
Circa 30 minuti e poche canzoni dopo, eravamo arrivati a Rapid
heads, sognando un delizioso pasto di Capodanno a base di aragoste.
Entro pochi minuti il vento aveva fatto alzare il mare a quasi
1 metro sotto la scogliera, ed il fatto che niente, neppure i
calamari sembravano interessati alle nostre esche vive, ci ha
fatto decidere di tornare a casa, dove una doccia calda e un buon
pasto ci avrebbero rigenerato dopo una giornata di pesca piena
ma non molto gratificante.
(Continua)
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