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Quest'inverno lo confesso

 

Confesso che questo inverno la pigrizia , i molti impegni ed i problemi che ho avuto in porto mi hanno permesso pochissime uscite a calamari.

Pazienza pensavo sarà per la prossima settimana;ma così facendo si sa il tempo vola e non ce ne rendiamo conto……..già la prima decade di marzo è passata.

Domani esco cascasse il mondo; il meteo non lo voglio nemmeno consultare!

Esco e basta.

La luna tramonta alle 4, il punto d'acqua è alle 5,45 , il sole sorge alle 6,20……..vado con la luce , a "cazzotto" a procurarmi i calamari; penso che mi convenga mettere la sveglia alle 3.

Non ho terminato questi pensieri che mi telefona Giacomo: < Sasa domani inizia il Nauticsud vieni a darci una mano?!>(*********)!

E come si fa a dire no ad un amico?

Manco a farlo apposta si stabilisce un'alta pressione tanto bene strutturata che dopo dieci giorni insiste ancora indisturbata su tutto il mediterraneo. Quasi mi viene la febbre per la rabbia di non poter andare a pesca. Però le notizie che ho sono di pochissimi calamari e di dentici capricciosi e poco interessati alle esche trainate in profondità.

 

In questi dieci giorni con temperature che sfiorano i 20 gradi di sicuro il termoclino si sarà alzato di un grado e più. L'orologio biologico dei pesci ha decretato che è giunto il momento di fare le prime scorribande in acque più basse (20/30mt) tra rocce, distese di sabbia e praterie di posidonia.

Telefono a degli amici che mi avevano chiesto una uscita di questo genere; è giunto il momento.

Per di più il meteo mi avvisa che l'alta pressione sta cedendo con il sopraggiungere di una prima perturbazione dall'Atlantico. Perfetto i pesci si vorranno riempire lo stomaco senza fare troppe storie!


L'indomani tutti in pontile alle nove.Inutile una levataccia visto che per tutta la notte c'è stato un faro in cielo che ha aiutato i pesci in scorribande notturne. Durante il trasferimento nuvoloni da ponente si avvicinano rapidamente ed il mare già formato schiuma sotto i repentini rinforzi del vento. La perturbazione prevista è in anticipo e sembra anche più profonda ed insidiosa del previsto. Non importa noi saremo a trainare un po' più ridossati. Quello che mi stupisce è la trasparenza eccezionale dell'acqua; si scorgono i chiaro-scuri del fondale che a 28 mt. ci mostra macchie di posidonia…… rientro le canne che avevo preparato, preferisco due ancora più morbide e quella sull'affondatore molto più lunga, visto che i terminali saranno dello 0,33 al fluocarbon (a causa dell'eccessiva trasparenza).

 

La mia esperienza mi dice che tutta (ma proprio tutta) l'attrezzatura deve essere sempre ben bilanciata ed equilibrata, non escludendo lo spessore degli ami,che per avere una buona penetrazione devono ricevere la giusta "botta" sulla ferrata che a loro è trasmessa dal resto dell'attrezzatura.

Preparo gli artificiali con paletta di plastica che nella traina più lenta, visto le profondità che dobbiamo raggiungere, nuotano meglio.

Li scelgo di 13 e 14Cm ; temo i denti dei pesci che andremo ad insidiare. Una canna viene calata a fondo sull'affondatore ed una a mezz'acqua con piombatura frazionata.

 

Le prime partenze non si fanno attendere (è come pensavo; hanno fame!) e sono tutte sulla canna affondata. Bei combattimenti anche se il filo rimane sempre molto in diagonale: non sono i pesci che stavo cercando.

Bisogna insistere, mai scoraggiarsi.

 

Ci rimettiamo in assetto ancora più radenti il fondo, cazzo bene la canna sull'affondatore per notare ogni minimo segnale visto che veramente radiamo la posidonia. Sono talmente preso dall'osservazione dell'eco, del cimino della canna e dal timone (mi servirebbero 4 occhi e 4 mani!) che sento solo l'urlo improvviso del cicalino e poi dei miei ospiti: <sasa è partita la canna a mezz'acqua>.

 

Guardo il filo che esce furiosamente, esce molto perpendicolare all'acqua, il pesce cerca subito il fondo.

Al momento della partenza avevamo già 90 mt di filo fuori per cui:

< ascolta Luca siamo in 32 mt d'acqua appena si ferma recupera più filo che puoi perche siamo a rischio ma ricordati che il terminale è uno 0,33>

- e lui:

< sasa non ci riesco è piantato sotto> .

-<d'accordo> gli dico <porta tu la barca e dammi la canna>.

 

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2 Maggio - 2005