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Indice Tecniche di Pesca

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La pesca al pesce spada

 

 

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Traina allo spada di notte? con gli artificiali?

 

La svolta

Nella stagione 1994-5 ci fu la svolta definitiva.

Con l'introduzione di molti modelli, misure e colori dei Soft Head della Mold Craft, Mark passò all'impiego degli Hooker e dei Super Chugger, prima dei 10 pollici, poi degli 8.

 

I bite aumentarono, non tanto nel numero assoluto, quanto piuttosto nel fatto che lo stesso pesce ripeteva gli attacchi molte volte una volta entrato in scia dell'artificiale: era chiaro che artificiali a testa dura come i Kona risultassero inadatti poiché troppo rigidi sotto i colpi del rostro dello spada il quale alla fine capiva che vi era qualcosa di innaturale (anche) in quei calamari.

 

Per aumentare ulteriormente il numero di bite in senso assoluto, Mark decise pertanto di legare uno strip di calamaro, di bonito o di dorado in mezzo ai due ami.

La cosa funzionò a meraviglia.

Tuttavia, ad un numero elevato di bite, già comunque superiore rispetto al drifting, non corrispondevano né un numero sufficientemente elevato di allamate né di pesci recuperati al terminale.

In sostanza non si agganciavano moltissimi pesci e di questi se ne sganciavano ancora troppi prima che il leader arrivasse al mate.

 

Mark aveva notato che la causa di questa defaillance doveva risiedere per forza nel rig, cioé negli ami e nell'impatto di ferrata, nonché nella forza del recupero.

Questo perché si era accorto osservando gli spada catturati, che la bocca dello spada è molto, troppo morbida, con la tendenza a far scorrere gli ami lungo la linea di trazione.

Rivolse perciò le attenzioni alla velocità della barca, alla taratura della frizione, sia allo strike che in combattimento, e al tipo e alla angolatura dei due ami.

 

Innanzitutto decise di limitare la velocità della barca a 3-4 nodi con le lenze da 50 libbre e a 4-5 nodi con le 30 libbre, in modo tale da equilibrare al massimo la forza di impatto degli ami allo strike con la forza necessaria per la loro penetrazione.

Il freno del mulinello decise di tararlo al 40% del carico di rottura del filo allo strike e poi, dopo la prima fuga, trovare un punto sull'escursione della leva dove il valore si aggirasse sul 25%.

 

Fu così che lo strike ratio si alzò improvvisamente a livelli insperati.

Tuttavia, seppur di molto limitato, il numero dei pesci persi in combattimento e al leader rimaneva sensibilmente alto.

A questo punto era necessario lavorare e sperimentare ancora sugli ami e sulla loro angolatura.

 

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22 Ottobre - 2003