Un killer verde metalizzato
Autore: Alessandro Pierucci
Se vi é capitato di pescare questo pesce formidabile
e volete pubblicare il vostro racconto con la descrizione
dei luoghi e delle tecniche di pesca, scriveteci !
Vi pubblicheremo foto e testo. E gratuito !
Per approfondimenti sulle tecniche e luoghi di pesca al
pesce serra, vi aspettiamo con le vostre domande e risposte
sul Forum di discussione.
Settembre '93
Rientravo da un 'infruttuosa battuta di pesca a traina
, felice solo per la presenza a bordo di quella che sarebbe
diventata in futuro mia moglie.
Avevo ancora tutto armato , canna da 12 libbre , filo da
15 libbre in bobina , affondatore con palla a 4- 5 metri
di profondità , velocità due nodi , terminale
in Pro Doppia forza bianco di 60 mm , aguglietta viva come
allettante esca ed ero appena entrato nell'antiporto di
Livorno , quando la canna improvvisamente si allenta e poi
piega decisamente.
Mi lancio a poppa tolgo la canna dall'incastro e inizio
un rapidissimo combattimento,
Dopo un paio di minuti una sagoma argentea si staglia sotto
la barca .
Guadino già pronto nelle mani della mia , insospettabilmente
preparata accompagnatrice , pochi giri di manovella ed ecco
che il pesce è a bordo.
Lo guardo e non so cosa sia , corpo allungato , molto compresso
ai lati , colore verde - argento , dentatura da barracuda.
Scandaglio nella mia mente alla ricerca di qualche rimembranza
ed ecco mi appare la foto di una rivista di pesca Americana
:Bluefish ovvero
pesce Serra.
Felice della cattura abbraccio calorosamente il mio valido
aiutante , ogni scusa era buona , innesto la marcia e via
verso l'ormeggio.
Nell'eccitazione del momento avevo però dimenticato
la palla dell'affondatore fuori bordo e me ne ricordai solo
quando vidi volare letteralmente tutto il marchingegno ,
fuori dal porta canne , dove era alloggiato , in mare.
Pazienza.
Da quella volta nessun'altra cattura analoga ne qualcuno
che me ne parlasse.
Fù dopo circa un anno che in maniera insolita si
riaccese il mio fuoco sacro per questo pesce.
Eravamo al largo di Marina di Pisa a bordo dello splendido
DC 12 del mio amico Giorgio con una eterogenea , simpaticissima
compagnia in drifting ai tonni.
Io dirigevo il concerto e alla prima ferrata decisi di mettere
in canna un " novellino ".
Alla fine del combattimento , durato circa trenta minuti
con un " gigantino " di 70 kili , lo dovemmo adagiare
sul pagliolato , tanto era sfinito.
Steso , con il viso rivolto al cielo ci sospirò con
un filo di voce che preferiva di gran lunga i serra.
A quelle parole lo " rianimai " velocemente e
lo tartassai con mille domande.
Lui ancora visibilmente provato tagliò corto dicendomi
: " Domani alle sette al molo.
Portati una canna leggera".
Non stavo nella pelle.
Finalmente avevo trovato qualcuno che non solo , conosceva
ed apprezzava il valore alieutico del serra , del mitico
Pomatomus Saltatrix , ma che lo insidiava e catturava con
tecniche appropriate.
Il mattino dopo , puntuale come un cambio della guardia
, ero sul molo.
Ermanno questo il nome del " novellino ", era
già lì , barca in moto pronto a salpare e
ad insegnarmi i suoi segreti.
Ne nacque una giornata di pesca bellissima , con la cattura
di un bel serra ,con una miriade di miei errori e pazienti
correzioni da parte del " maestro" ma soprattutto
nacque una vera amicizia.
Ora condividiamo segreti , piaceri e delusioni che il nostro
amico serra ci regala anno dopo anno.
Non mi resta quindi che svelare anche a voi tutte le nostre
piccole astuzie.
Attrezzature
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