Avevamo già parlato di alcuni sistemi per accertarsi
della presenza del tonno dopo alcune ore di pesca in drifting
all'ancora o in completo scarroccio; rimandiamo per la lettura
di quanto già detto al seguenti pagine:
Precedenti
articoli
Ma ora volevo riportare quanto successo l'estate del 2003
durante una giornata di gara, per la precisazione durante
il 4° trofeo "Riccardo Renzoni" svoltosi il
23 agosto, gara di pesca in drifting organizzata dal Club
Nautico di Pesaro, appuntamento ormai fisso per molti pescatori
della zona.
Appuntamento alla piattaforma Daria posta a circa 17 miglia
per 60° dal porto di partenza, imbarcati sul Moricam
un Giorgi di 10 metri ci sono Gianni il Comandante, Pippo
e Zibo. Tutto é stato preparato a modo, 3 canne fra
cui una 50 libbre, pastura congelata di sarde e alcuni sacchi
di pastura grossolana (pezzi di sarda).
I giorni precedenti aveva dominato un maestro abbastanza
teso e la mattina della gara vi era ancora un residuo vento
ma che prometteva di calare completamente a metà
giornata.
Esche fresche? Nessuna, in quanto quelle del supermercato,
sgombri di media dimensioni non avevano un gran aspetto,
di boghe sotto i pali della piattaforma quella mattina non
ne siamo riusciti a fare nell'attesa dello start della gara,
ancora troppo mare e corrente e difficile era mantenere
il 10 metri in zona utile per le esche vive.
Alla partenza partono tutti allontanandosi dalla piattaforma
metanifera, anche quelli dotati di buon ecoscandaglio e
che nell'attesa avevano pensato bene di utilizzare per accertarsi
che sotto non vi fosse qualche bel pesce. Tranquilli di
ciò, e cioé che di pesce sotto al momento
non c'era neanche una codina, partiamo così anche
noi in direzione 140°.
Dopo neanche un miglio dalla partenza viene avvistato da
Pippo un tonno in superficie intento a dare dietro al vivo.
Noooo... così é troppo semplice accertarsi
della presenza del tonno e magari fosse sempre così.
Increduli e meravigliati della notizia pensiamo subito
a gettare sarde a destra e sinistra, non abbiamo ancora
fatto la strisciata e ci troviamo a innescare e filare di
corsa le nostre esche in acqua.
Via un ciuffo di sarde, via un innesco a T e via anche
uno sgombro in superficie innescato per la pancia, come
per le sarde.
Subito un sacco di pastura in acqua ben legato ad una bitta
perchè di mare ce n'é ancora compreso anche
un bel venticello fresco.
Ci guardiamo in faccia un'altra volta con lo stesso stupore
di pochi attimi prima... a poche decine di metri un bel
branco di delfini si fa vedere ed ammirare, ma .... il tonno?
Non é che era un delfino? A chi aveva dato l'avvistamento
vengono subito poste domande incessanti e alla fine del
tonno ne viene confermata la reale presenza, anche se fugace,
e così il dubbio comunque rimane nell'animo di alcuni.
Poco importa, se ci sono i delfini é un buon segno,
spesso al seguito arrivano i tonni e poi alcune barche hanno
fatto la nostra stessa cosa, si sono fermate anche loro
a circa mezzo miglio o poco più dalla nostra poppa.
Stanno scarrocciando però sulla nostra scia e dopo
neanche un'ora di scarroccio sostenuto, eccone una che si
muove, viene dichiarata l'allamata via vhf, é lei,
il tonno allora c'era solo che non siamo riusciti a tenercelo
nella nostra scia.
Cosi citava il resoconto della gara:
... il Nadir di Fano, scarrocciando entra in scia al
Moricam e alle 10.20 dichiara l'allamata del tonno, sfortunatamente
perso poco dopo, causa rottura della lenza sul nodo del
raddoppio.
(Continua)
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