Distribuzione
delle mareeLe maree hanno in aperto oceano ampiezza modesta, valutabile
in pochi decimetri (25-30 cm a Honolulu, 30-50 cm all'isola Mauritius. ecc); valori
più elevati si producono invece presso le coste per effetto della morfologia
dei fondali. In media l'oscillazione di marea misurata su tutta la superficie
oceanica è compresa tra 1 e 2 m. Le più forti escursioni di
livello si hanno per l'Europa sulle coste della Bretagna (Saint-Malo, Granville
e altre località) con valori medi di 10 m; maree ancora più alte
si registrano sulle coste canadesi atlantiche tra la Nuova Scozia e il continente
(baia di Fundy) con oltre 15 m, dell'Argentina meridionale (Porto Gallegos) con
14 m, ecc. Nel Mediterraneo le oscillazioni sono modeste, dell'ordine di qualche
decina di centimetri (21 cm a Marsiglia, 55 a Tunisi); fanno eccezione le maree
superiori al metro, del golfo di Gabès e di alcune località dell'alto
Adriatico (Trieste). L'innalzamento del livello del mare in una zona e il
conseguente abbassamento di un'altra di uno stesso bacino o tra bacini contigui
implicano lo spostamento ritmico di ingenti masse d'acqua, che si manifesta con
la formazione delle correnti di marea. Tra escursioni di livello e flusso
di corrente si ha uno sfasamento di 1/4 di periodo; inoltre le correnti risentono
degli attriti e dell'azione geostrofìca. In genere sono unidirezionali,
ma possono anche presentare carattere giratorio attorno ai punti anfìdromici.
La velocità di norma è dell'ordine del nodo, ma in condizioni particolari
arriva a punte di 10-15 nodi. Marea atmosfericaSi manifesta
con variazioni periodiche della pressione atmosferica. Le maree atmosferiche dipendono,
oltre che dall'azione gravitazionale luni-solare, anche dall'effetto del riscaldamento
e del raffreddamento dell'aria. Per questo motivo il Sole ha per le maree
atmosferiche maggiore importanza. Si hanno due minimi e due massimi di pressione
al giorno di entità variabile con la latitudine del luogo. Rispetto alla
pressione normale, le variazioni sono dell'ordine di 0,3 mbar ai Poli e di ca.
1,5 mbar nelle fasce tropicali. Marea terrestreÈ
una conseguenza dell'attrazione luni-solare sulla crosta terrestre che, non essendo
perfettamente rigida, risponde alle sollecitazioni con deformazioni elastiche.
Le maree terrestri, di piccola entità e di difficile determinazione
per l'esistenza della concomitante variazione di livello del mare, si manifestano
con periodiche variazioni della direzione della verticale e dell'accelerazione
di gravità. Le correnti marine Le correnti marine
sono enormi masse d'acqua mosse da un lento moto continuo dovuto a diversi fattori 1)
Le acque tendono a ristabilire l'equilibrio idrostatico turbato dalla diversità
di riscaldamento solare alle diverse latitudini, che ne modifica ovviamente la
temperatura, ma anche la salinità e quindi la densità. 2)
Un altro fattore che influenza le correnti marine é la rotazione terrestre,
che determina i sensi di circolazione delle masse acquee. La circolazione è
simmetrica nei due emisferi: dall'equatore si muovono due correnti calde, equatoriale
con direzione nord e sud, dirette da Est verso Ovest e sospinte dagli alisei,
le quali incontrando le coste dei continenti si flettono verso le latitudini superiori
lambendole e cedendo loro man mano grandi quantità di calore che ne influenzano
benevolmente il clima. Le loro acque progressivamente si mescolano alle
masse fredde e per compensazione ritornano verso l'equatore (correnti di ritorno),
lambendo altre coste continentali ed influenzandone il clima con abbassamento
della temperatura media. 3) Altri fattori che agiscono sul moto delle
correnti marine sono le differenze della pressione atmosferica (l'alta pressione
produce un vero e proprio abbassamento anche se minimo del livello delle acque)
e, nelle vie di comunicazione tra mari aperti e mari interni, inoltre anche le
differenze di densità delle acque e i flussi delle maree. (
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