Per
la pesca sottocosta, da terra come dalla barca, le maree sigiziali risultano le
migliori, in quanto le alte acque che si riversano in tale frangente portano una
maggior quantità di cibo -e di pesci- nelle acque basse. Per contro, quelle
delle quadrature sono più sfavorevoli. In ogni caso, i movimenti delle
maree mettono in circolazione le sostanze alimentari che abbondano nelle acque
costiere poco profonde e quindi i pesci diventano solitamente più attivi
durante il flusso ed il riflusso delle maree. Le coste tidali, specialmente
nei mari caldi e temperati, spesso ospitano una ricca e varia popolazione di organismi,
la maggior parte dei quali si nasconde tra le rocce e le alghe, mentre gli altri
seguono i movimenti delle acque portandosi dal largo alle coste e viceversa.
Anche nella pesca in altura, in linea generale, si ha lo stesso andamento. Però
vi è da sottolineare una cosa importante: all'atto pratico, sia che si
peschi in altura che sottocosta, ci sono specie che seguono tale schema con comportamenti
regolari, mentre ce ne sono altre che preferiscono di gran lunga avvicinarsi al
sottocosta con le maree di quadratura. Tra queste ultime, ad esempio, figurano
i carangidi, gli sfirenidi, gli squali (predatori tipicamente pelagici), mentre
tra gli altri si notano ad esempio i tarpon, gli scienidi (ombrine), wahoo e cobia.
La questione sulla presunta o reale influenza lunare (fasi lunari e maree relative)
sulla pesca è forse antica quanto il pescatore. Avendo pescato in quasi
tutti gli hot spot del mondo, ho avuto modo di assistere a numerose tavole rotonde
sull'argomento condotte dalle massime autorità sportive in materia.
D'altro canto, dato che studi scientifici approfonditi sull'effetto della Luna
sui rostrati, gli squali ed i tunnidi non esistono (sono stati fatti soltanto
su snapper, cernie e altre specie dei reef corallini), le voci dei migliori skipper,
angler e mate, risultano essere le uniche fonti attendibili. Da una prima
ma attenta analisi esce fuori un brutale assioma: in alcuni (pochi) hot spot l'influenza
della Luna, in particolar modo della fase di Luna Piena, è assolutamente
indubbia, mentre nel resto degli hot spot, fattori quali le correnti, la temperatura
dell'acqua e la presenza di foraggio risultano molto più determinanti ai
fini del successo in pesca, relegando il fattore-Luna a poco più che zero.
Alla categoria dei primi hot spot fanno parte: le Isole Vergini, la Guadalupa,
il Golfo del Messico, la Baja California, il Venezuela, Portorico, la East Coast
americana, il Canada e il nostro Mediterraneo per la Luna Piena, più le
Bahamas (assenza di Luna o Luna Nuova). Al secondo gruppo invece Madeira,
le Azzorre, Australia, Costa Rica, Senegal, Costa d'Avorio, Panama, Yucatan, Florida
e le Hawaii nei quali non si denotano apprezzevoli differenze tra le varie fasi
della Luna. La Luna, a causa del suo enorme potere attrattivo, è capace
di muovere enormi masse d'acqua formando correnti sia superficiali che -di conseguenza-
di profondità. Se in un dato hot spot esistono banchi, secche o
drop-off (cadute batimetriche) repentini è chiaro che enormi quantità
di plankton e foraggio vanno ad ammassarsi nei vortici correntizi e attirare così
i predatori. Se, invece, al contrario, nel dato hot spot esiste una situazione
morfologica e batimetrica più regolare, ecco che gli effetti della Luna
sortono minor effetto. Si è poi notato come ad esempio la Luna Piena
abbia effetti negativi soprattutto nei luoghi con fondali bassi o relativamente
bassi, dove il foraggio tende ad affondare portandosi dietro i predatori, mentre
risulta avere effetti diametralmente positivi negli spot caratterizzati da fondali
molto profondi. Le eccezioni comunque non poche, confermerebbero la regola.
Questo autentico rebus, se si pensa anche che alcuni di questi hot spot sono relativamente
vicini o sullo stesso parallelo, conferma come ogni hot spot possieda determinate
variabili ambientali che ne condizionano fortemente le prerogative alieutiche
e come quindi nella pesca sia sempre meglio essere informati e aggiornati su tutti
i parametri prima di affrontare acque sconosciute. D'altra parte, l'interesse
generale sarebbe quello di non dare alla Luna alcuna reale influenza sulla pesca.
Altrimenti, come si farebbero a riempire i lodge ed i charter di pesca anche nelle
fasi di Luna contrarie? Per concludere, è vero che ogni specie ha...
le sue lune! ma il pescatore, se riesce a conoscerne i segreti se ne avvantaggia
notevolmente. ( Pagina
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