Nei giorni successivi mi recai a Livorno, comprai tutto
il necessario compreso il pesciolino che identificai nel
mitico Rapala e feci ritorno all'isola.
Probabilmente il conteggio del piombo che feci, sulla scorta
dei miei ricordi era eccessivo.
Iniziai a trainare con 1 kilo e 800 grammi di piombo a circa
quattro nodi.
Dopo qualche giorno avevo i muscoli del braccio destro come
Rocky Balboa.
Probabilmente sbagliavo qualcosa.
Alleggerii il sistema. e meraviglia......... catturai il
mio primo dentice.
In seguito ho sperimentato tanti altri metodi per insidiare
i pesci del fondo.
Come affondare l'esca è diventato un argomento che
mi stimola e mi ha spinto a parlarne rivolgendomi ai principianti
ed in modo più esaustivo agli esperti analizzando
soprattutto le differenze tra AFFONDATORE E MONEL.
A traina possiamo insidiare due grosse categorie di pesci:
i predatori di superficie,
e quelli di profondità.
Nel primo gruppo soprattutto tonni, palamite, lampughe,
serra, leccie, aguglie, occhiate.
Nel secondo gruppo dentici, ricciole, cernie, tracine,
sugarelli.
Questa suddivisione personale ed aleatoria non esclude la
possibilità di catturare qualsiasi pesce dei due
gruppi in situazioni opposte ........... ma la fortuna esula
dalla tecnica.
Occupiamoci dunque, del secondo gruppo.
Per questi predatori è indispensabile portare l'esca
dove stazionano in caccia: sul fondo.
Tralasciamo le leggi della fisica, importanti e basilari
ma estremamente poco interessanti e andiamo al nocciolo
della questione.
Chi vuole cimentarsi per la prima volta con la traina di
fondo, ha svariate e semplici possibilità per portare
l'esca il più vicino possibile al pesce.
Si può iniziare piombando la lenza.
Sul mercato vi sono numerose offerte.
Piombi ad oliva di varie pezzature che scorrendo
sulla nostra lenza possono essere usati solo con traine
a mano.
Piombi a spirale da applicare a piacimento lungo
la lenza madre, con l'handicap di rovinare il nylon e di
essere abbastanza laboriosi al momento di toglierli con
la trazione del pesce.
Piombi a sgancio rapido, decisamente i migliori con
il problema talvolta, di scorrere su lenze sottili.
Il piombo guardiano (un piombo unico di grosse dimensioni,1
kg e oltre, con uno spezzone di lenza o dacron di circa
due metri che lo unisce alla lenza madre) utilizzato quasi
esclusivamente per la traina con il vivo.
Con i piombi, trainando esche artificiali ad una velocità
variabile da 3,8 a 4,2 non si possono raggiungere grosse
profondità a meno di applicare pesi complessivi estremamente
alti, che tolgono l'eventuale piacere di un bel combattimento.
In alternativa al piombo, l'affondatore idrodinamico.
Ne esistono tantissimi in commercio.
Hanno il pregio di essere estremamente semplici nell'utilizzo,
possono essere montati sia su lenze a mano che su canna,
in quest'ultimo caso il terminale più o meno lungo
deve essere salpato a mano.
Un altro sistema molto semplice è il dacron piombato.
Non consente grosse profondità ed è necessario
alloggiarlo in mulinelli tipo Penn Senator per il fenomeno
delle correnti galvaniche che distruggono le bobine di altro
materiale.
Ed infine, possiamo ovviare ai sistemi di affondamento,
utilizzando delle esche artificiali autoaffondanti.
Parlo delle esche della Mann's.
Raggiungono realmente le profondità dichiarate ma
necessitano di attrezzature medio-pesanti opponendo grossa
resistenza al movimento nell'acqua e nel caso di traina
con canna, necessitano di frizioni tarate ai loro gradi
estremi.
Ma veniamo ai due sistemi più usati:
Affondatore a palla e Monel e cerchiamo di valutarne i
pregi ed i difetti.
( Continua
)
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