Storie di gommoni e tonni (pag.3)
Ogni volta che ci avviciniamo al pesce lui, dalla superficie
in cui nuota, affonda e si porta alla picca sotto il gommone a
circa 25 - 30 metri di profondità. Il pesce comincia a
fare i giri sotto il gommone, ma non è semplice assecondarlo,
mettere in retro per correggere alcune varianti al suo moto. Lui
però non cede, ha un buon peso e il cuore potente come
quelli + piccoli di circa 100-120 Kg., ma il peso non è
quello.
Le condizioni del mare e la precarietà dell'equilibrio
stancano più del combattimento stesso e così Claudio
mi lascia la canna, per me è la prima volta in Stand up.
Sento il pesce in maniera diversa e se non fosse per l'altalenarci
delle onde
.. sento di fare meno fatica rispetto alla sedia,
peso un po' di più di Claudio e questo mi agevola parecchio,
riesco così a portar fuori la doppiatura, ma è stato
un attimo, che forse andava sfruttato meglio. Ma stiamo combattendo
contro il mare, le raffiche da pre burrasca e ora anche i fulmini
al largo di Rimini.
Siamo arrivati alle 20.30 circa, non rischiamo di più,
il tonno è stato all'altezza, si merita una possibilità
e noi di poter rientrare "veloci" in porto. Chiudiamo
la frizione, e tiriamo, o viene o schiantiamo. Di venire neanche
a parlarne e così la lenza lascia la presa, la canna ritorna
a riposo e noi, comunque soddisfatti e contenti di aver avuto
un degno avversario, riassettiamo la barca e, prua a terra, rientriamo
veloci senza bagnarci o perlomeno molto poco.
Doppiamo l'imboccatura del porto di Pesaro, sono le 21.15 ci portiamo
all'ormeggio, qualcuno si fa incontro e riascolta quanto detto
in questo racconto.
Finale della giornata? 6 allamate compresa la nostra e 6, "sei"
skiantarelli.
Poco dopo le 22.00 si alzano anche a terra forti raffiche di vento
e al largo, la moto nave Aquilon affonda causa un'onda anomala,
fortunatamente le circa 40 persone a bordo (pescatori), si salvano
tutte, chi per aver indossato il giubbotto salvagente, chi per
essere rimasto aggrappato al frigo portatile fino all'arrivo dei
primi soccorsi, giunti nel luogo all'una di notte.
Considerazioni
Differente la situazione di 20 anni fa quando con il gommone e
il tonno in canna, ci si faceva rimorchiare e trainare dal pesce
fino a che non era esausto, con lenze da 200 libbre e secchi a
poppa per affaticare + velocemente il pesce.
Erano poi tutti tonni oltre i 250-300 Kg. che seppur pesanti,
si stancavano prima di individui meno grossi ma più forti
e combattivi.
Una cosa possiamo aggiungerla e cioè che in effetti quando
il pesce era in superficie, il tiro della canna sul tonno, più
che spostarlo, faceva spostare il gommone e il pesce non ha mai
sentito sul serio chi veramente comandava e conduceva le danze,
guadagnando così fiducia nelle sue forze e possibilità
di contrastarci.
Ricapiterà presto un'altra occasione, e speriamo che questa
volta sia un combattimento più con il pesce che con il
mare grosso.
( Inizio
racconto )
|