Come funziona l'ecoscandaglio
Articoli inerenti la nautica da diporto, la barca, i motori,
la manutenzione, apparecchi radio, elettronica, pompe, ed altro
ancora.....
Mi è capitato di vedere alcune domande sul forum al riguardo
degli scandagli. Mi è venuto perciò in mente di
scrivere alcune cose sperando di aiutare i più profani
di noi a capire meglio lo strumento che utilizziamo.
Tutti sappiamo che il trasduttore è preposto a lanciare
il suono ed a raccoglierne l'eco una volta che è ritornato
alla barca. Ci sono dei dati tecnici che sono propri del trasduttore
e che influenzano molto l'immagine che il nostro "visore"
ci renderà.
Fondamentalmente sono tre: la potenza ( i watt), la frequenza
del suono (gli Hz) ed l'angolo del cono con cui il suono viene
emesso, misurato in gradi.
Viene istintivamente da pensare che la potenza sia direttamente
proporzionale alla capacità del ns strumento di affondare:
cioè, più e potente e più in giù riuscirò
a leggere.
La cosa non è così diretta in quanto il suono ha
maggiore capacità di propagarsi in un fluido, qualsiasi
esso sia, più è bassa la sua frequenza.
Gli scandagli li troviamo normalmente a 400, 200, 125, 50 ed
anche 28 Khz.
A parità di potenza uno scandaglio riesce a raggiungere
maggiori profondità con un trasduttore di una frequenza
più bassa, tant'è che alcune case offrono per lo
stesso apparecchio diverse opzioni ed sta diventando sempre più
comune l'utilizzazione di trasduttore capaci di emettere, alcune
volte anche in contemporanea e ne vedremo di seguito la ragione,
un suono in doppia od anche tripla frequenza. Una particolarità
del 28 Khz consiste nel fatto che ne è percepibile il suono
anche dall'orecchio umano, avendo una adeguata potenza.
Detto quanto sopra, verrebbe immediatamente da comprarsi lo scandaglio
di potenza più alta possibile e con il suono di frequenza
più bassa. Esistono 2 semplici ma a questa soluzione.
La prima controindicazione consiste nel fatto che una alta potenza
tende a essere estremamente sfavorevole nei bassi fondali. Tutti
pensiamo infatti che il pulsante del GAIN serva a parzializzare
l'emissione del suono. Ciò non è vero, il gain serve
semplicemente a rendere più duro l'orecchio che ascolta
il ritorno del suono, che viene sempre emesso alla stessa potenza.
Un apparecchio troppo potente ha un ritorno del suono su basso
fondo troppo forte, non importa quanto parzializzerete il Vostro
GAIN, con l' effetto di "sporcarvi" l'immagine oltre
che con un doppio o triplo eco anche dandovi una immagine fasulla
del tipo di fondo che attraversate. Facendo un esempio, un ritorno
di suono su basso fondo di una prateria di posidonie letto con
uno strumento troppo potente Vi potrebbe far pensare ad un fondo
sabbioso o anche roccioso. Per cui, attenzione a chi principalmente
traina, magari su fondali che non oltrepassano i 20 metri, uno
strumento troppo potente potrebbe essere negativo per Voi.
La seconda controindicazione delle frequenze basse è che
il cono (l'angolo) di uscita del suono è solo relativamente
controllabile dal progettista dell'apparecchio. All'abbassarsi
della frequenza, si amplia l'angolo del cono. Uno potrebbe anche
dire "e a me che me ne frega?".
Il problema è che maggiore è l'angolo del cono
e maggiore è la fascia che il nostro suono colpisce. Un
cono da 45°, che è molto ampio e non molto comune per
la verità, colpisce una fascia di fondo pari o quasi alla
profondità a cui peschiamo.
In altri termini, il riflesso del suono che potremo leggere
sul ns visore pescando a 100 metri di fondo è ciò
che ci sta tutto intorno in un raggio di 50 metri.
Lo scandaglio "scrive" sul visore il primo eco che
gli arriva, trasformandolo in una immagine a 2 dimensioni che
noi interpretiamo immediatamente come ciò che abbiamo sotto
la barca. Ciò non è necessariamente vero e diventa
sempre più falso mano a mano che il cono si allarga.
Tornando all'esempio del cono a 45°, noi potremmo essere
con la barca sopra un fantastico fondo limaccioso a 100 metri
di fondo e leggere una pettata di 20 metri che magari a 10 o 20
metri di lato alla barca. E' chiaro che il problema è minore
per chi sta trainando a 15 metri di fondo, ma magari, dopo aver
messo i palamiti su una bella e piccola secca, bestemmiamo come
turchi perché una avversa ed inaspettata corrente misteriosa
ci ha messo i nostri ami a pesca di numerosissime.......stelle
marine.
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