Aguglia Imperiale
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Sogni dal becco lungo
La mancanza di salti fuori dall'acqua del pesce, se può
essere meno spettacolare da una parte, dall'altra è
una fortuna poiché quello è il momento in
cui si può slamare vanificando tutta l'azione. La
corretta reazione nella fase del salto consiste nel recuperare
al massimo della velocità il filo lasciato in bando
dalle evoluzioni del pesce, né più né
meno di come si fa con i Marlin: il sogno nostrano si comincia
ad avverare!
Giunto il pesce a pochi metri dalla barca, una volta che
il nodo Bimini Twist della doppiatura ha fatto almeno un
giro in bobina si può stringere la frizione agendo
sulla leva in avanti dopo aver premuto il bottone di sicurezza.
Giunti alla fine arriva l'ultimo momento delicato: la
raffiata ed il successivo imbarco del pesce.
Toccava a me questo compito anche perché non mi
sembrava ci fosse da parte dell'equipaggio una grande voglia
di assumersi questa responsabilità: il pesce si può
perdere anche in quella fase e se succede sono dolori!
Girella in punta di canna e pesce accostato alla bassa
murata:
« Minchia quant'è grossa! »
Mi è sembrato di sentire, ma la concentrazione
era puntata sulla larga spalla dell'Aguglia, posto ideale
per dare la raffiata.
E così fu, ma con un piccolo ultimo fuori programma:
non riuscivo ad imbarcarla! Colpa anche del mio braccio
destro che da un po' non mi accompagna granché.
Silenzio tombale, sudate fredde.
Uno, due
DENTRO!
Incredulità, silenzio, due secondi, poi,
.ALEEEE!!!
Casino generale.
Poi il solito ambaradan: foto, pacche sulle spalle e alla
fine il dinamometro:
«
.Si e chi la alza questa? Forza! »
21 Kili per 190 cm. di lunghezza: bel pesce.
Vedete?
Il libro dei sogni ha sfornato un altro asso dalla
manica, o forse è solo volerlo, come dice l'amico
Piero: volerlo!
Ma il sogno, attenzione, è anche un altro.
Non è solo tirare a bordo un pesce così bello,
ma è soprattutto tirarlo bene!
Vale a dire usare lenze leggere, dargli quella chance che
rende tutto più affascinante ed al tempo stesso più
difficile.
Una volta preso il pesce, a mettergli vicino lo 0,40 da
20 libbre ti viene quasi da ridere, ma si può: si
deve!
Si deve quanto meno questo ad un animale così bello
e nobile che hai deciso di strappare dal suo ambiente naturale:
la possibilità di combattere!
C'è chi dice che la cattura veramente sportiva si
ottiene solo quando il peso del pesce è tre volte
maggiore del carico di rottura della lenza impiegata. Questa
volta noi siamo arrivati al doppio.
Ma si può
si deve!
Hunclehernest.
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