Merlino
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E' iniziato tutto il giorno prima, un giorno di fine ottobre,
dopo un'estate con poche uscite causa impegni personali
di lavoro; la voglia è tanta e soprattutto di provare
più a Nord, dove i tonni accorrono per la maggior
concentrazione di sgombri e pesce azzurro in genere e poi,
e poi l'erba del vicino è sempre più bella.
Le coooordinate ce le abbiamo,
39° 32'47" Nord - 2°43'40" Est
e questo è già un buon inizio, abbiamo l'ancora,
cima e catena, sardine per la pastura, canne chi porta la
30-50 lb, chi la trenta, chi la 50 lb, chi la 20 lb
ma si dai la 20 lb !!
Mattino presto alla barca, carichiamo il tutto e prua a
mare, mare che é buono per scarsità di vento
e nel tragitto se ci son delle mangianze di tonni le vedremo
sicuramente; tanto le canne da spinning ce le siam scordate
a casa
ottimo
.
Pit Stop ad una piattaforma più in terra della destinazione
di pesca prefissata così per fare del vivo dovesse
servire
I sabiki con pezzetti di sardoncino non danno il risultato
sperato, l'ECO segna del vivo verso il fondo ma il pesce
è nervoso e non mangia, le boghe son tutte dentro
i pali o poco fuori, l'acqua è torbida e intorno
girano ombre inquietanti. La situazione ci consiglierebbe
di fermarsi in zona anche solo per provare e invece riprendiamo
per le coordinate prefissate dove i giorni precedenti altri
equipaggi avevano fatto diversi strike.
Mangianze non se ne vedono, nessun segno che ci possa consigliare
di allungare di un miglio o fermarsi prima rispetto al punto
prestabilito, siamo alle solite, a chi i giorni prima gli
saltavano dappertutto e a chi il mare sembra un deserto;
di pescherecci che trainano ce ne son pochi e decidiamo
di fermarci in zona sperando che il taglio d'acqua sia buono,
che ci passi un po' di vivo sotto ecc..
Ci ancoriamo su un fondale di 42 metri circa, alla cima
è attaccata un boa di segnalazione (parabordo) che
in caso di allamata ed inseguimento del pesce potremo poi
recuperare con comodo. Via la prima lenza con esca (solita
sarda) più a fondo e quindi con più piombo,
via la seconda con esca a profondità intermedia poi
una posta più superficialmente, la canna più
vicina alla barca. Il mini gettasardine è al lavoro,
la giornata e il mare son fantastici, che vuoi di più
dalla vita ? Na birra fresca e due sandwiches ? e perché
no, il bar è aperto !
Poche equipaggi intorno e scrutando in lontananza in zona
abbiamo solo due barche in pesca, e qualche dubbio legittimo
sulla bontà della zona di pesca scelta sopraggiunge
negli animi, è già passata una mezz'oretta
e nessun segnale sull'Eco, neanche passaggi di branchi di
vivo o minutaglia sul fondo.
Per ammazzare il tempo innesco una cannina leggera, una
venti libbre da traina con il vivo a dentici o ricciole,
morbida, ma che ha già avuto due brutte avventure,
tanto vuoi che ci sia anche la terza come dice il detto
.. non c'è due senza tre. Ma dai cosa son questi
detti
Anche la 20 libbre pesca vicino alla barca e l'esca, solita
sardina, è qualche metro più distante da quella
precedentemente calata che però ha un terminale in
fluorcarbon del 50 libbre, rosa; quest'ultima ha un terminale
del 60 lb non fuorcarbon e incolore, tanto non mangerà
sul 60, mangerà sull'esca che è sul terminale
quello più fine
.
I palloncini come la pastura vanno abbastanza e in maniera
inquietante verso la boa dell'ancora, non dritto per dritto
ma quasi, e quindi concordiamo preventivamente cosa fare
in caso di allamata onde prevenire il possibile disastro.
Via un altro tramezzino con carciofini e
mi giro,
ho la bocca piena, vedo la canna, la 20 libbre noooo la
20 libbre noooo è piegata ma non ha ancora perso
un centimetro di lenza dal mulinello, dai gesti capiscono,
mi fiondo sulla canna la sfilo e comincia il caos, bellissimo
il caos.
La frizione lasciata un po' leggera consente al pesce di
prendere velocità e allontanarsi così dalla
cima dell'ancora. Tirate su le altre canne ci stacchiamo
e Army manovra la barca come prestabilito, siamo in giostra
okay, ma a parte il terminale del 60 lb, l'amo circle hook
Calvin Klein, il mulinello Alutecnos gorilla 12 e il trecciato
in bobina del 65 lb, un'incognita rimane.
Vuoi che non sia un pesce sui 30 kg come girano solitamente?
Il problema non è stringere la frizione del gorillino
che di birra e fiato ne ha ancora tanto, il problema è
che il pesce, pur non avendo ingoiato, fa una fuga leggera
risparmiando così le forze per il dopo, e non sentendo
un gran tiro dalla parte opposta, si ritrova a contrastare
il pescatore con il terminale che gli gira intorno la ganascia
e su cui fa forza con parte del suo peso corporeo; na goduria
per Merlino l'incannato di turno e a digiuno per la stagione
estiva passata al lavoro.
Passa una mezz'ora di tira e molla, le fughe si fanno più
brevi, sull'eco son comparsi due segni interessanti a mezz'acqua
e non è il nostro pesce perché non l'abbiamo
alla picca sotto lo scafo; vista la situazione i due segni
son persi saranno per il divertimento di qualcun'altro.
Ogni volta che prova a forzare il pesce, questo si posiziona
alla picca, in verticale sotto la barca, e non cede che
poche pompate, la 20 libbre anellata scricchiola e non essendo
sua, non va oltre.
La situazione è di stallo, proviamo a dare filo al
pesce per tirarlo poi più in diagonale, niente da
fare, vado così alla radio canale 9 del vhf e ripeto
due volte: Houston da Navicella
.. Houston da Navicella
..
abbiamo un problema
E il problema permane ancora per un bel pezzo finché
non si decide di forzare il fusto, questo anche se il pescetto
non da segni di stanchezza, quindi a parte lo stress emotivo
non sembra avere ripercussioni particolari e quando arriva
sotto bordo per il rilascio è bello vivo e attivo.
Il pesce pensavamo fosse più grosso e sta di fatto
che la canna a volte inganna, una cinquantina li faceva
tutti, ed è la terza ed ultima volta che la cannina
si sobbarca gli straordinari; finirà quindi sbobinata
in attesa di nuove mire a lei più accessibili, dentici,
ricciole ecc... Il trecciato del 65 lb ottimo per questi
pesci sui 40-60 kg.
Ancora in canna ?
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