Pesce Spada in adriatico
Team Splendor
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Pesaro 17 Luglio 2011
17/07/2011 ore 09.00 del mattino, tutto pronto per la partenza
anche se un po in ritardo sulla tabella di marcia,
a bordo del mio caro ZAR75, io SPLENDOR, mio cognato MUZIO
e il carissimo amico fratello HASSAN.
La direzione prescelta anche se non convintissimi è
in zona piattaforma Daria (Al largo del porto di Pesaro),
le aspettative erano promettenti visto che il giorno prima
vi era stata la gara di pesca di altura in Ancona e le allamate
sono state molte ed interessanti.
Arrivati sul posto dove sembrava esserci una fiera di barche,
studiamo un po la posizione da prendere per non dar
fastidio agli amici già in pesca , una volta individuata
iniziamo a calare le lenze in mare.
La corrente e il vento non andavano decisamente daccordo
visto che le tre lenze cambiavano posizione ogni dieci minuti.
La premessa era che se si avesse allamato latteso
tonno sarebbe andato in sedia da combattimento mio cognato
MUZIO, tra laltro per lui sarebbe stata la prima volta.
Dopo circa un paio di ore sotto il sole cocente, decidiamo
di dare unocchiata alle esche, tiro su la prima canna
da 50 lb ed era tutto ok dunque la rifilo subito, tiro su
laltra canna a fianco, e anchessa tutto ok,
mentre porto la seconda lenza calata alla profondità
desiderata e mi accingo a legare il palloncino galleggiante
ad essa, succede qualcosa di strano, la lenza si scosta
di circa cinquanta cm da me, rimango allibito ma non si
muoveva niente, poi il mulinello comincia il suo dolce cantare
ma si ferma subito, ci guardiamo un po stupiti di
tutto ciò, io esclamo sicuramente è un piccolo
squalo !!
Detta questa frase, il mulinello come impazzito ricomincia
a stridere, tutti pronti dopo il classico attimo di congelamento
di sangue, il MUZIO in sedia con qualche timore, HASSAN
subito a tirare su le canne rimaste non allamate ed io prendo
in gestione la canna allamata, la sfilo dal portacanna e
mentre se ne andava lenza a go go la porto in sedia al MUZIO.
Tutto procede perfettamente, MUZIO comincia il suo primo
combattimento, io alla guida e HASSAN prepara il raffio
e sistema la barca dando sostegno alla sedia da combattimento.
Passano venti minuti ma il pesce non ne vuole sapere di
farsi vedere, intanto i vari commenti su quanto poteva essere
grosso e in quanto tempo si sarebbe stancato.
Lamico MUZIO intanto stava perdendo qualche litro
di sudore e qualche chilo lamentandosi del dolore alle braccia,
era un tira e molla che cominciava ad essere a nostro favore.
Ad un certo punto cominciamo ad intravvedere la sagoma che
non sembrava immensa, allora si che il MUZIO comincia a
darci dentro e lo sforza facendolo salire.
Poi il momento magico, in un attimo si vede saltare il pesce
due metri fuori dallacqua, un bellissimo SPADA, tutti
rimaniamo a bocca aperta e di conseguenza urli e salti di
gioia nella barca, ma non era finita, anzi ora la paura
di perderlo ci lambiccava il cervello.
Fatto il salto, il pesce rientra in acqua più tenace
che mai, tanto che riprende una cinquantina di metri con
una ripartenza spaventosa, ma il MUZIO armato di santa pazienza,
ricomincia
con calma a forzarlo facendolo salire di nuovo, stavolta
sfinito e arrendevole riusciamo ad affiancarlo alla barca,
HASSAN pronto ed impaziente sferra il suo colpo di raffio
assicurando la cattura.
Non so commentare una giornata del genere, credo che lo
spada da noi preso in Adriatico centrale sia il pesce della
vita tanto atteso, comunque ringrazio Dio e i miei amici
per aver potuto vivere unemozione simile.
TEAM SPLENDOR.
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