Traina dolce traina
Anche oggi, come è solito, il mio caro amico di
pesca Damiano ha preferito i balli caraibici notturni alla
battuta di pesca mattutina, allora decido di uscire comunque,
in compagnia di chi passa lintera giornata sul prendisole
del mio gommone fregandosene delle mie azioni di pesca.
Dopo aver allamato tre alletterati penso di tentare il
colpo grosso battendo una zona spesso frequentata da leccie
e ricciole. Preparo la mia 12 lb. con 15 mt. di terminale
Seguar 0,37 e rapala da 15 cm. e mi dirigo verso il prosperoso
(speriamo) fondale. Ma un falso contatto mi manda in avaria
lecoscandaglio.
Conoscendo bene la zona cerco di andare a naso
neanche
15 minuti di traina a 3,5 nodi ed il vecchio piccolo mitchel
inizia a cantare, vanno via in un baleno più di 100
mt. di lenza
dico subito allaiutante che si
tratta di un grosso pesce
è inutile
nessuna
considerazione !
Indosso subito la cintura, estraggo la canna dal porta-canna
e intanto via altri metri di lenza
dico o meglio urlo
con veemenza allaiutante di recuperare velocemente
la lenza dellaltra canna in pesca poiché il
pesce che avevo preso cominciava a crearmi problemi nel
recupero; ed è così che linesperta si
degna di darmi una mano; ma non conosce i mulinelli a tamburo
rotante ed è in grossa difficoltà
con
una sola mano riesco a farle tenere la canna nel verso giusto
ed ad avviare lavvolgimento della lenza
nel
contempo continuano ad andar via dalla bobina altri metri
peziosi.
Provo a chiudere la frizione ma niente da fare, non riesco
a guadagnare neanche un metro. Comincio a temere lesaurimento
della lenza in bobina
allora metto il motore al minimo
di giri e vado incontro alla eventuale preda recuperando
velocemente per non perdere il contatto col pesce (ad essere
sincero ho anche pensato di aver preso uno scoglio) ma appena
raggiunto il punto dove il filo è perpendicolare
unaltra partenza e via altri metri di lenza
ora però non ho dubbi
è veramente un
grosso pesce
e non cè verso di sollevarlo
dal fondo.
Così dopo 15 20 minuti di andirivieni, stanco
del combattimento, tento il recupero con la mia 12 lb piegata
allinverosimile e metro dopo metro faccio rientrare
tutto il trecciato
ci siamo quasi
allimprovviso
scorgo a 10 mt. dalla poppa del mio gommone una grossa sagoma
urlo subito alla compagna di avventura di guardare per testimoniare
di fronte ai miei amici di quellimpresa nel caso in
cui cedesse il monofilo o qualche nodo.
Recupero pian pianino fino a portare quel pesce a fianco
del tubolare del gommone; è una leccia, stremata
anche lei come me, porge ora un fianco ora laltro.
Chiedo allormai compagna di pesca di prendere il raffio
che è sotto il prendisole del gommone ma non lo trova
partono le mie imprecazioni nei confronti di Damiano (soprannominato
terremoto per lappunto) allora le dico di prendere
il guadino ma nel piccolo guadino vi entra a malapena la
testa e cerco allora di tirarla su aiutandomi con la mano
sinistra sotto una branchia e la destra al guadino ma il
manico del guadino cede e la leccia torna in acqua; a questo
punto non ci penso due volte mi sporgo completamente dal
gommone, infilo mano destra e sinistra nelle branchie e
la tiro su
finalmente è a bordo!
Foto di rito, pesata a casa dellamico Mimmo (Kg.
10,100) ben preparata per intero dallo stesso, la leccia
è stata a cena con altri 20 commensali.
Un ringraziamento agli amici di biggame per tutti i loro
preziosi suggerimenti.
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