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Già il giorno prima, come si dice “me lo sentivo” che sarebbe successo qualcosa di eccezionale. Infatti il mattino seguente dopo aver perso diverse ore per fare qualche cefaletto e sugherello, presi la barca e viaaaaaaaaa.

Erano mesi che collezionavo solo ed esclusivamente “cappotti”, ma non cappotti qualsiasi, quelli “di marca”, quelli senza mai un emozione, mai un avvistamento, mai una bollata, mai una cacciata, mai una cattura, mai niente, quelli duri da digerire!!!

Per non pensare quanto ho “rotto” gli amici per consigli su montature, esche, ecc. ecc.., bastava la parola Leccia e non capivo più nulla. Quindi, calo la lenza per una decina di metri, bel piombo a sgancio da 150 gr e altri 10/15 mt di filo, poi avanti ed indietro a portare a spasso le mie esche, imprecazioni a quelli con le moto d’acqua e gabbiani famelici, insomma film già visto almeno una ventina di volte quest’anno.

Finalmente ed incredibilmente quel suono che tutti i pescatori piace sentire, non esito a ferrare, nonostante la “ruggine”, ed ecco siamo io e lei. Con calma controllo tutte le sue fughe non esito di fronte a nulla, non perdo mai il controllo della situazione, e dopo una decina di minuti è già quasi a portata di raffio, come fosse di routine.

….ma alla vista mi accorgo che l’amo è conficcato appena appena all’esterno della bocca, e tutta al mia sicurezza si scioglie come neve al sole, a volte basta un nulla per cambiare la situazione, ora ho paura penso che da li a poco ci sarà quello che non vorrei succedesse mai, eppure è un’occasione che non posso perdere, Uhh!!!

Rifiato, e cambio tattica, al posto delle energiche pompate le addolcisco con delle semplici trattenute della lenza, allungo il combattimento di quei 5/10 minuti che stremano la mia rivale, riesco così ad avvicinarla quel tanto che basta per mettere a segno un un secco colpo di raffio.

E’ nel pozzetto della mia barca, è così bella, la sensazione della vigilia è confermata, il sogno di pescatore realizzato, in considerazione di un mare sempre più povero e con una sontuosa dose di fortuna è quasi il massimo che potevo ottenere.

Il mio primo pesce di “peso” 18 Kg per 125 cm di lunghezza. Ringrazio la mia compagna Claudia per la pazienza, Gian per i consigli, ed auguro a tutti i pescatori l’emozione che ho provato.

Michele.